Piove, anzi grandina sulle attività stagionali

Dalla Redazione

L’estate tarda ad arrivare e le abitudini degli italiani cambiano, con conseguenze devastanti sulle attività stagionali. Secondo un sondaggio di Coldiretti un nostro connazionale su quattro (il 27%) quest’anno ha cambiato il programma delle sue vacanze estive. Dalle indicazioni che vengono ddalla rilevazione “il 16 per cento non è proprio partito per colpa di fulmini e saette che hanno funestato i mesi di giugno e luglio, il 5 per cento si è limitato a cambiare destinazione, il 3 per cento ha tagliato la durata delle ferie ed una analoga percentuale ha invece semplicemente rimandato la partenza”.

Un comportamento che, secondo Coldiretti, ha avuto “un impatto devastante dal punto di vista economico ed occupazionale che – sottolinea la Coldiretti – ha coinvolto tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture turistiche come cuochi, camerieri, addetti all’accoglienza, all’informazione, ai servizi e all’assistenza alla clientela”. Il calo dei consumi ha colpito anche la filiera agroalimentare, a rischio sono soprattutto i lavoratori stagionali impegnati nella raccolta della frutta, con perdite complessive stimate già pari al miliardo. Le mancate partenze hanno pesato in particolare sul turismo balneare facendo registrare, specialmente a luglio, un calo di presenze di oltre il 30 per cento sulle spiagge mentre quello della montagna ha resistito meglio con punte negative però del 15/20 per cento. A dare un pò di ossigeno in questo caso è stato il flusso di vacanzieri appassionati nella raccolta dei funghi che quest’anno registra una impennata proprio grazie al maltempo.

Del resto il luglio 2014 risulta essere il 27mo più piovoso dal 1800 a oggi. Secondo i dati dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) di Bologna il mese passato ha registrato un 73% di precipitazioni in più rispetto alle medie del periodo.