Potenza, l’inchiesta si allarga a macchia di petrolio. Ora spunta pure il capo dell’Esercito. E De Giorgi voleva arrivare a Di Battista

L’inchiesta si sta allargando a macchia di petrolio. Non solo Giuseppe De Giorgi. Spunta l'interessamento per far avere un miliardo all'Esercito.

È proprio il caso di dirlo: l’inchiesta della Procura di Potenza si sta allargando a macchia di petrolio. Non solo Giuseppe De Giorgi. Già, perché secondo quanto riferito oggi da Il Quotidiano del Sud, dalle intercettazioni emergerebbe un’attenzione paranoica anche per il capo di stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano.

Già dopo che venne nominato, nel dicembre del 2014, al telefono ne parlano Gianluca Gemelli (il compagno dell’ex ministro Federica Guidi) e il lobbista e burocrate Valter Pastena. “Graziano è mio amico da sempre”, dice quest’ultimo. E qualche mese dopo è sempre Pastena a parlare con l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, al quale confidava – scrivono gli inquirenti – “di aver promesso al generale (Graziano, ndr) un suo personale interessamento per lo sblocco di un miliardo per la Difesa ma che tuttavia, dopo che lui gli aveva fissato presso il ministero, il soggetto non aveva più tenuto fede agli impegni”. Ben presto, però, Graziano comincia ad essere un problema. In un’altra telefonata a parlare sono ancora De Giorgi e Antonio Colicchi, imprenditore vicino a Comunione e Liberazione, anche lui indagato. Ed è proprio quest’ultimo a dire che “il generale è fuori di testa…è paranoico…l’Aeronautica ha avuto gli F-35…la Marina la legge navale…e ora…capito…anche l’esercito”. Qualche giorno dopo è lo stesso De Giorgi a parlare con un dirigente di Fincantieri e a dire di essere un perenne lotta con Graziano che “cercava di recuperare fondi del MiSE in favore dell’Esercito, sottraendoli alla Marina”. Addirittura De Giorgi diceva che “era il caso di valutare una denuncia per mobbing”. Fino a che, in un’altra telefonata, Graziano viene apostrofato dalla “combriccola” come un pallonaro, dato che avrebbe parlato di un accordo presso il ministero dello Sviluppo Economico per un fondo da sei miliardi per l’Esercito, un accordo che però non sarebbe stato mai raggiunto. “Grazianeddu sta combinando un casino – dice in un’altra telefonata Pastena a Colicchi – sta come un pazzo…non ha smaltito la rabbia”.

L’AVVICINAMENTO A 5 STELLE – Ma, secondo quanto rivelato ancora dal Quotidiano del Sud, per gli interessi della combriccola ci sarebbe stato un tentativo di avvicinamento anche con alcuni parlamentari 5 Stelle, un tentativo non riuscito. Il 6 maggio, infatti, De Giorgi riceve un messaggio in cui si legge che “si stanno interessando anche alcuni amici parlamentari renziani”. E a quel punto l’ammiraglio risponde: “anche 5s”. Ricevendo come risposta: “5s posso arrivare anche a Di Battista”. E De Giorgi non ci pensa due volte. “Parliamone”, risponde.