Preziosi evita Bruxelles. Tocca a Varvello fare la valigia

di Marco Castoro

Eppur si muove. Il risiko Rai continua a essere il passatempo preferito dai partiti, soprattutto nel centrodestra che cerca di assicurarsi per l’estate lettini e ombrelloni in prima fila. Del resto quando si tirano le somme si vede chiaramente che reti e testate hanno dei direttori che rispondono a un altro padrone. In pratica alla Rai comanda sempre il governo Mario Monti e i centristi. E il Pdl non tocca palla. Il Tg1 e il Tg2 sono diretti rispettivamente da Mario Orfeo e Marcello Masi, il Tg3 da Bianca Berlinguer, la Tgr da Alessandro Casarin, voluto dalla Lega, Rainews da Monica Maggioni (l’unica che non dispiace al Pdl). Le reti sono dirette da Giancarlo Leone, Angelo Teodoli, Andrea Vianello e Carlo Freccero. Il direttore generale è Luigi Gubitosi, messo lì da Monti. In verità non è che poi il Pd giochi tutti questi palloni… Gli è rimasto solo Vianello, visto che la Berlinguer ormai l’ha persa. Morale della favola: il Pdl sta cercando il blitz, anche con l’appoggio del consigliere Rodolfo De Laurentiis. Il tutto mentre i grillini bussano alla porta, tentando l’assalto alla Vigilanza, con l’appoggio di Lucia Annunziata che ha presentato al grande pubblico il papabile Roberto Fico.
Nel mirino del Pdl, in attesa dell’epilogo del caso Augusto Minzolini, c’è il Tg2, per il quale oltre al direttorissimo in corsa ci sono anche Antonio Preziosi, direttore del Giornale radio che lascerebbe il posto a Gerardo Greco, e Susanna Petruni, vicedirettore del Tg1, che è stata costretta a rinunciare alla conduzione delle 20. Preziosi è in corsa anche per la sede di corrispondente da Bruxelles, ma il diretto interessato – che non riesce a riconquistare la fiducia della sua redazione, ieri in assemblea – ha già fatto capire che la destinazione non è di suo gradimento. Al suo posto quasi sicuramente andrà Marco Varvello, in partenza da Berlino. A volerlo nella capitale europea è il suo ex collega del Giornale, Antonio Tajani. Intanto crescono sempre più in Rai le quotazioni dei giornalisti provenienti dalla scuola di Perugia, che oltre al dg Gubitosi, può vantare anche un altro grande estimatore, Vittorio Di Trapani, segretario dell’Usigrai, ed ex segretario dell’associazione perugina. Con simili “pezzi da novanta” volete che non si trovi l’accordo sindacale sui prepensionamenti Rai? Largo ai giovani, dunque. Soprattutto se provenienti da Perugia.

Il microfono di Legno di Grillo
Beppe Grillo ha lanciato il sondaggio sulla rete televisiva più faziosa, al conduttore di talk show più in malafede. Subito in testa Bruno Vespa e Porta a Porta.

@marcocastoro1