Al commissario per il ponte di Genova spetta un compenso di 200mila euro ma Bucci promette: “se posso rinuncio”. Il primo impegno sarà quello di costruire un team efficiente

12-15 mesi per ricostruire il Ponte Morandi, demolizione compresa

“Ho intenzione di rinunciare ai 200 mila euro previsti dal decreto per l’incarico di commissario straordinario, ma bisogna capire se è possibile, quando ne sarò certo lo annuncerò pubblicamente”. E’ quanto ha detto il sindaco di Genova e neo commissario per la ricostruzione, Marco Bucci. “Se potrò – ha aggiunto -, rinuncerò al compenso mantenendo naturalmente quella che sarà la copertura assicurativa prevista”.

“Il primo impegno da commissario – ha detto ancora il sindaco di Genova – è costruire un team di lavoro efficiente, di figure tecniche, che possa servire per raggiungere gli obiettivi, dopodiché dobbiamo continuare il confronto con il governo per valutare i ritocchi da apportare al decreto e contemporaneamente iniziamo a parlare con le aziende che possano ricostruire il ponte, capire chi vuole lavorare, come si vuole lavorare, mettere assieme i progetti, sono fiducioso che entro qualche settimana – ha concluso il commissario – potremo avere qualche dettaglio più concreto su quale progetto e quale tipo di ponte sarà realizzato”.

Per quanto riguarda i tempi necessari per la ricostruzione del Ponte Morandi, Bucci ha parlato “12-15 mesi, comprensivi dell’abbattimento”. Il commissario ha parlato dell’intenzione di utilizzare “il meno possibile l’esplosivo, anche se per la pila 10, quella sopra le case, sembra essere la soluzione migliore”.

A chi gli domandava se il suo incarico fosse una patata bollente, il sindaco di Genova ha risposto che si tratta di un “lavoro importante per la città e per i genovesi tutto il resto viene in secondo piano”. “È chiaro – ha aggiunto – che non si può pensare di fare questa cosa senza sforzi e senza tirarsi su le maniche: bisogna tirarsi su le maniche, lavorare duro e ottenere i risultati. E’ una vita che lo facciamo, penso che possiamo farlo anche adesso”.