La proposta dell’assemblea dei pastori sardi: latte ad 80 cents al litro da subito, anziché 72 come proposto dal Governo. Un euro a regime entro fine stagione

L'assemblea dei pastori sardi ha approvato all'unanimità la bozza di accordo sul prezzo del latte

L’assemblea degli allevatori dal Movimento dei pastori sardi ha approvato all’unanimità, per alzata di mano, la bozza di accordo sul prezzo del latte ovino. L’accordo prevede da subito 80 centesimi al litro, contro i 72 proposti dal tavolo di sabato scorso con il ministro delle politiche agricole, Gian Marco Centinaio, e una griglia con garanzie stringenti per arrivare a un euro a fine stagione.

“Non ci stiamo abbassando i pantaloni: abbiamo iniziato la trattativa parlando di un’euro al litro e all’euro dobbiamo arrivare a fine campagna”, hanno spiegato dal palco dell’assemblea a Tramatza i pastori che hanno studiato la controproposta. “Il prezzo del Pecorino Romano – hanno aggiunto – è salito in pochi giorni di 1,50 euro. E ora anche la grande distribuzione ci potrebbe dare una mano: questo aiuterebbe il prezzo a salire”.

Le misure messe in campo dal ministro Centinaio, per alzare il prezzo del latte di pecora, non avevano accontentato i pastori sardi che le avevano giudicate irricevibili, in particolare quella di partire subito con un prezzo di 72 centesimi per arrivare, col tempo, a più di 1 euro.

La riunione finale del tavolo costituito per varare il  patto della filiera del latte è prevista per giovedì a Roma. Ieri il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, parlando proprio del tavolo di filiera, aveva detto “tra qualche giorno il presidente del Consiglio Giuseppe Conte farà il punto sulla situazione per trovare una soluzione”.