Psicosi in volo. Dopo la strage in Sinai pure gli Stati Uniti potenziano i controlli. Verifiche pure sui dipendenti degli aeroporti

La paura fa 90. E dopo l’allarme terrorismo scatenato dopo che l’aereo russo è precipitato in Sinai l’allarme è scoccato anche negli aeroporti americani. L’amministrazione a stelle e strisce, infatti, ha chiesto di rafforzare i controlli sul personale degli scali aerei che ha libero accesso alle zone prive di sorveglianza. Il timore è che non possano bastare le misure d’emergenza già prese in passato, e costate miliardi, per rafforzare i controlli sui passeggeri. L’attenzione ora si è spostata sui dipendenti stessi degli scali, Si parla di 900 mila dipendenti in oltre 450 aeroporti americani. La Russia intanto conferma la sospensione di tutti i voli sull’Egitto e, a quanto pare, potrebbe durare anche alcuni mesi.