Rai, è ora di resettare tutto o lo faranno gli inserzionisti. Parla Gasparri: un danno gigantesco chiudere L’Arena. E anche Domenica In è un disastro irrecuperabile

Maurizio Gasparri, componente della Vigilanza Rai, non usa giri di parole. “Alla Rai devono darsi una resettata o gliela daranno gli inserzionisti”

“Trovo sconcertante il ritardo dei dati Auditel ed eclatanti, ma anche prevedibili, quelli della nuova trasmissione di Massimo Giletti su La7”. Maurizio Gasparri, componente in quota Forza Italia della commissione di Vigilanza, non usa giri di parole. “Alla Rai – avverte l’ex ministro – devono darsi una resettata o gliela daranno gli inserzionisti”.

Chiudere L’Arena è stato solo un errore della Rai o, come sospetta Giletti, dietro potrebbe esserci un “disegno politico”?
“Questo non lo so. C’erano state molte polemiche sulla sua trasmissione, talvolta anche con toni esagerati che si potevano modulare. Un editore ha il diritto di fare delle verifiche e delle valutazioni sulle trasmissioni, ma non di abolirla con un danno di ascolti gigantesco e un regalo fatto a La7 che, nella fascia morta della domenica sera, balza dal due per cento a quasi il dieci. E’ un dato di fatto”.

Ma anche nella fascia pomeridiana Domenica In continua a non brillare…
“Un disastro irrecuperabile. E’ una trasmissione che va smontata completamente. C’è da capire chi l’ha messa in piedi. E’ stato Fabiano (Andrea, direttore di Raidue, ndr)? Se è stato lui, averlo poi messo a Raidue è un’altra cosa inspiegabile”.

L’addio a Giletti, la scommessa su Fazio, Domenica In che non decolla: è un problema di  singole trasmissioni o di tutta la Rai?
“I dati parlano da soli. Devono darsi una resettata, altrimenti gliela daranno gli inserzionisti pubblicitari”.

Lei porterà il caso Giletti in Vigilanza, ma ritiene che la discussione vada allargata alla Rai nel suo complesso?
“Se Fazio va sotto un certo livello di ascolti, la Rai perde introiti pubblicitari. E’ un dato numerico, non un giudizio di merito. Io l’autobus non posso farlo guidare a chi non ha la patente per guidarlo. Se alla Rai un conduttore va sotto una certa media, lì non ci può stare. Diversamente sarebbe come permettergli di guidare senza patente. Ma anche l’Auditel dovrà spiegare cosa è accaduto oggi (ieri)”.

Si riferisce al ritardo nella diffusione dei dati di ascolto?
“Un ritardo clamoroso, proprio nel giorno seguente a questo disastro. Si è forse rotta qualche valvola all’Auditel?”.

Ma a questo punto, anche la dirigenza Rai è da considerare in discussione?
“No, mi sembra prematuro. Inizierei a farequalche avvicendamento tra i conduttori”.