Rai su di giri anche con questa Formula 1

di Marco Castoro

Sarà pure un’azienda con debiti da capogiro, lottizzata dai partiti e in piena crisi, tuttavia non è affatto vero che alla Rai è tutto da rifare. Come direbbe l’indimenticabile Gino Bartali. Qualcosa che funziona in verità c’è. Un’operazione descritta come un boomerang si sta invece trasformando in un vero affare. Stiamo parlando della Formula 1, i cui diritti esclusivi sono stati strappati alla Rai da Sky. Alla tv di Stato sono rimaste solo 9 dirette e tutti gli altri gran premi in differita. Come rovescio della medaglia, Viale Mazzini ha risparmiato oltre il 50% delle spese sui diritti. A danno degli ascolti, verrebbe da pensare. Macché! Lo share è addirittura cresciuto per i Gran premi in differita. Incredibile ma vero. La corsa d’esordio del Mondiale, disputata in Australia, è stata vista in media da 4,2 milioni di telespettatori contro i 2,8 della diretta dell’anno scorso per la gara sullo stesso circuito. Anche la prima corsa trasmessa in diretta, il Gp della Cina di domenica scorsa, ha ottenuto più share rispetto al 2011 (40,93% contro 40,65%). Nel 2012, in verità, gli ascolti furono da record (46%).
Domenica prossima Raisport tenterà un esperimento davvero interessante: il Gp del Bahrain, che la Rai dovrà trasmettere in differita, andrà in prima serata su Raidue. Prima della Domenica sportiva. In concomitanza con il posticipo della serie A che Mediaset Premium e Sky Sport trasmettono in diretta. Una mossa rischiosa perché l’appassionato di calcio e di automobilismo sceglierà sicuramente la partita in diretta. Ma vedremo quanto share porterà a casa il gran premio.
Prossima diretta di Formula 1 sarà il Gp di Spagna, mentre andrà in differita Montecarlo (perché a Viale Mazzini hanno preferito avere in diretta gli ultimi due circuiti che assegneranno il titolo iridato).
Dunque, l’accoppiata Giuseppe Pasciucco (il direttore dei diritti) ed Eugenio De Paoli (il direttore di Raisport) ha fatto il colpaccio: ascolti in aumento ma con un risparmio netto. E per premio De Paoli verrà spedito in Brasile e il suo posto verrà preso da Mauro Mazza. Sempre se a Viale Mazzini vengano confermate le intenzioni.
Del resto l’ex direttore di Raiuno continua a essere un caso spinoso per il direttore generale Luigi Gubitosi che non gli ha ancora trovato una degna collocazione (essendo saltata anche la presidenza a RaiCinema). Tra l’altro Mazza ha già più volte detto che la direzione di Raisport sarebbe un incarico a lui gradito.
Per amore della verità va detto che il teorema Mazza-De Paoli può essere la cartina di tornasole per Gubitosi, anche grazie alla richiesta che ha fatto l’attuale direttore di Raisport di gradire la qualifica di corrispondente per la nuova sede Rai a Rio de Janeiro. Un colpaccio, visto che nei prossimi anni il Brasile sarà l’ombelico del mondo, con la Confederations Cup, la giornata mondiale della gioventù, i campionati del mondo di calcio e le Olimpiadi.

@marcocastoro1