Renzi prepara una nuova mancia elettorale da 80 euro. Questa volta tocca alle pensioni minime

Matteo Renzi sente aria di campagna elettorale e annuncia 80 euro per le pensioni minime. E ribadisce la contrarietà al referendum sulle trivelle.

Tempo di campagna elettorale. E Matteo Renzi prepara già la nuova mancia. Ovviamente da 80 euro. Questa volta toccherà alle pensioni minime. Almeno nelle intenzioni, perché la misura “è allo studio”, ha ammesso il presidente del Consiglio. In ogni caso, avendo fiutato l’aria di difficoltà – accresciuta dalle polemiche della minoranza del Pd – il leader dem ha rispolverato il vecchio appuntamento #Matteorisponde, in cui si presta a dialogare con gli utenti social. “C’è allo studio l’ipotesi di allargare gli 80 euro non solo ai 10 milioni di italiani che prendono meno di 1.500 euro o a chi serve con una uniforme il nostro Paese. Ma anche quello di darli in prospettiva a chi prende la pensione minima. Vedremo se saremo in grado di farlo”, ha affermato Renzi. Per ora c’è stato un annuncio, poi si vedrà.

Giustizia e Governo
Come è stato in passato per #Matteorisponde, il presidente del Consiglio ha selezionato alcune domande. Tra cui una sul rapporto con la magistratura, punzecchiata durante l’intervento nella direzione nazionale del Pd (“A Potenza le inchieste non arrivano alla sentenza”, aveva attaccato). “Noi i magistrati li incoraggiamo a fare il più veloce possibile e a parlare con le loro sentenze. Più vanno a sentenza più siamo contenti. Poi per la legge italiana è condannato chi abbia avuto una sentenza definitiva”, ha ribadito il premier. Che ha puntualizzato il motivo dello slittamento della sua visita a Matera, capitale europea della Cultura nel 2019. “Abbiamo spostato la visita a Matera per evitare le polemiche rispetto a quanto sta avvenendo in Basilicata”. Sulla questione giudiziaria di papà Renzi, il presidente del Consiglio non si è sottratto al quesito di un utente:  “Lo stato dell’arte di mio padre è che aspetta la giustizia. E si augura che la giustizia sia la più rapida possibile e la più giusta possibile”.

Renzi pro-trivelle
Non poteva mancare una domanda sul referendum del 17 aprile sulle trivelle. E Renzi ha confermato la sua linea: “Io sono per non sprecare le risorse che abbiamo e quindi spero che questo referendum fallisca”. Nel corso della sua iniziativa social, ha rilanciato l’impegno sul fronte energetico: “Arriveremo al 50% delle rinnovabili sul totale dell’energia elettrica prima della fine della legislatura, noi siamo leader sulle energie rinnovabili. Però c’è una parte di energia che manca: nel processo che ci porta verso il passaggio alle rinnovabili qualcosa va tirato su