Renzi saluta Palazzo Chigi. Prima delle dimissioni, chiede responsabilità di tutti o il voto: ma Re Giorgio intima l’ennesimo alt alle elezioni anticipate

Matteo Renzi saluta Palazzo Chigi. L'ultimo atto del presidente del Consiglio in carica sarà l'intervento alla direzione nazionale del Pd, che sarà veloce.

Matteo Renzi saluta Palazzo Chigi. L’ultimo atto del presidente del Consiglio in carica sarà l’intervento alla direzione nazionale del Partito democratico, che ha però cambiato programma: non ci sarà alcun dibattito.  Il segretario dem andrà subito al Quirinale per le dimissioni. “La legge di Bilancio 2017 è stata approvata anche dal Senato. Credo sia un’ottima legge e vi invito a vedere le slide che abbiamo preparato un mese fa all’atto dell’approvazione in Consiglio dei Ministri. Stasera alle 19 sarò al Quirinale per formalizzare le dimissioni da Presidente del Consiglio dei Ministri. Sono stati mille giorni straordinari, grazie a tutti e viva l’Italia”, ha scritto Renzi su Facebook. Mentre nella enews indirizzata ai sostenitori ha ribadito la linea: “Non sono io a decidere ma devono essere i partiti – tutti i partiti – ad assumersi le proprie responsabilità. Il punto non è cosa vuole il presidente uscente, ma cosa propone il Parlamento. Io sono pronto a cedere il campanello al mio successore, con un abbraccio e l’augurio di buon lavoro”.

Ma sul premier dimissionario, è calata la mannaia dell’ex capo dello Stato, Giorgio Napolitano. “Elezioni anticipate? Non posso dire niente anche perchè non l’ho capita. L’ho trovata tecnicamente incomprensibile”.

Intanto nel Pd il clima continua a essere pessimo. La cancellazione del dibattito in direzione è “l’ennesimo errore: così non ha alcun senso. Potrebbe spostare la direzione, a dopo l’incontro con il Presidente Mattarella, che ovviamente ha la priorità se invece questo si fa per non discutere, vuol dire che non ha capito nulla di quanto accaduto domenica, ha dichiarato Francesco Boccia, deputato dem e presidente della commissione Bilancio alla Camera, che all’arrivo a Largo del Nazareno per la direzione del partito è stato contestato da alcuni militanti renziani.

Il leader dei Giovani Turchi, Matteo Orfini, si è era soffermato sul rischio contestazioni: “Inizia per noi una riflessione che sarà profonda e importante su questo voto ma soprattutto abbiamo da assumere decisioni difficili sulla gestione della crisi. Leggo che molti nostri militanti ed elettori verranno oggi al Nazareno per sostenere questo gruppo dirigente”. “È una bella dimostrazione di affetto e solidarietà, che però tale deve rimanere”, ha aggiunto in riferimento a possibili contestazione agli esponenti della minoranza.