Retromarcia di Salvini. Ramy sarà cittadino italiano. Il ministro: “E’ come se fosse mio figlio. Ha dimostrato di aver capito i valori di questo paese”

Ramy Shehata sarà ricevuto al Viminale

“Sì alla cittadinanza a Ramy perché è come se fosse mio figlio e ha dimostrato di aver capito i valori di questo paese, ma il ministro è tenuto a far rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio le leggi si possono superare”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a proposito del ragazzino che ha dato l’allarme ai carabinieri dal bus sequestrato a San Donato Milanese. Salvini, inoltre, ha invitato al Viminale i 5 ragazzi della scuola Media Vailati e 12 carabinieri coinvolti nel dirottamento del bus.

Il ministro, ha fatto sapere il Viminale, incontrerà domani “Adam che dopo aver nascosto il telefonino al terrorista, è riuscito a chiamare i Carabinieri, fornendo indicazioni utili; Aurora, che, presa in ostaggio, manteneva la calma e il sangue freddo; Fabio, che ha parlato con il terrorista, cercando di dissuaderlo e tranquillizzarlo; Nicolò, che si è offerto come ostaggio, dopo la richiesta del terrorista; Ramy che, anche lui sottraendo all’attenzione il telefonino, riusciva a chiamare i Carabinieri, fornendo ulteriori utili informazioni”.