Risi, buon compleanno negli Usa. La commedia all’italiana continua a incantare. Festa al Moma a cento anni dalla nascita del regista

La commedia all’italiana continua a incantare. Festa al Moma a cento anni dalla nascita del regista Dino Risi

Un altro grande del cinema italiano festeggiato in America. Il 23 dicembre 1916 nasceva Dino Risi, uno dei padri geniali della commedia all’italiana, scomparso nel 2008. Per onorare questo speciale anniversario, Istituto Luce-Cinecittà e il Moma di New York presentano una storica retrospettiva, da domani fino al 6 gennaio del prossimo anno, con 19 lungometraggi e due serie di documentari poco noti. La retrospettiva parte con Il sorpasso, del 1962, in prima visione nella nuova versione restaurata in 4k grazie a Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, Surf Film, Lyon Film Ltd, Rti Gruppo Mediaset, e concessa da Janus Film, attuale distributore americano del film. Pellicola che al Moma troverà la quintessenza del talento di Risi: lo sguardo corrosivo, ma partecipe, la descrizione di una società, del boom. Con la creazione di caratteri divenuti da subito proverbiali, di dialoghi e battute memorabili. Il cinismo insieme alla capacità, unica in Risi, di non cadere nella retorica di una rappresentazione, di un vizio, ma di avere compassione onesta per i suoi personaggi. E ovviamente le prove di attori ormai nel bagaglio di ricordi degli italiani (e non solo) come Vittorio Gassman del Sorpasso, Ugo Tognazzi ne I mostri (coppia tra le più applaudite di sempre dentro un film italiano, e che ritroviamo in sodalizio a New York anche ne La marcia su Roma e in In nome del popolo italiano). E l’Alberto Sordi quasi irripetibile di Una vita difficile, drammatico e febbrile anche nella grana comica de Il vedovo a fianco di Franca Valeri. Per non parlare del commovente Walter Chiari de Il giovedì. O i due monumenti al mestiere di attore unico di Gassman e Tognazzi rispettivamente in Profumo di donna e La stanza del vescovo. Capolavori e successi duraturi di pubblico come Poveri ma belli e tante altre storie create da Risi con alcuni dei più grandi narratori per il cinema d’Italia: Rodolfo Sonego, Age e Scarpelli, Ruggero Maccari, Ettore Scola. Un atlante di caratteri, costumi, cambiamenti della società italiana, inquadrati dalla camera di quel laureato in medicina che abbandonò la carriera da psichiatra per restituire sullo schermo manie, tic, vezzi, drammi, di decine di caratteri, con la sola cura (ma provvidenziale) di metterceli davanti come uno specchio, e tramite il riso e la satira, di poterli comprendere.

Racconti inediti – La retrospettiva del Moma propone infine un lato documentaristico di assoluto rilievo, con otto documentari girati da Risi tra il 1946 e il ’53, e che rappresentano la sua scuola di cinema, con un’attenzione significativa a situazioni e figure neorealistiche e storiche: da Verso la vita su un orfanotrofio, a 1848 sulle cinque giornate di Milano, a quel Buio in sala che nel dialogo tra mondo del cinema e mondo fuori rappresenta un delizioso sunto del Risi che verrà. Altro documentario da non perdere sarà Dino Risi Forever, diretto da Fabrizio Corallo e prodotto da 3D produzioni, con le testimonianze di colleghi del calibro di Martin Scorsese, Ettore Scola, Mario Monicelli, Marco Tullio Giordana e Jean Louis Trintignant.