Rogo ThyssenKrupp, l’ordine di arresto per i due manager condannati in Italia è valido anche in Germania. Bonafede: “Non è finita. Hanno impugnato il verdetto”

Il Tribunale di Essen ha stabilito che l'ordine di carcerazione dei due manager della ThyssenKrupp è applicabile anche in Germania

Il Tribunale regionale di Essen ha stabilo che l’ordine di carcerazione dei due manager tedeschi della ThyssenKrupp, Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, emanato in Italia nel 2016, è applicabile anche in Germania. I due manager, tuttavia, hanno impugnato la decisione presso la Corte di Appello di Hamm e non potranno essere arrestati prima della pronuncia. In Germania i due manager non potranno comunque scontare una pena superiore ai 5 anni di carcere, e cioè il massimo previsto per il reato di omicidio colposo. La Cassazione, in Italia, aveva condannato Espenhahn a 9 anni e 8 mesi, e Priegnitz a 6 anni e 10 mesi, in seguito al rogo del 6 dicembre 2007, negli stabilimenti di Torino, dove morirono 7 persone.

“Sta circolando – ha detto il ministro della giustizia Alfonso Bonafede – la notizia di un presunto arresto dei due manager della ThyssenKrupp condannati in Italia nel 2015 per il rogo allo stabilimento di Torino. Non è così, però possiamo dire che la sezione esecuzioni penali del Tribunale di Essen ha dichiarato ammissibile l’esecuzione della sentenza emessa dalla Corte di Assise di Appello di Torino il 29 maggio 2015 nei confronti di Harald Espenhahn e di Gerald Priegnitz. Ma non è finita, i due condannati hanno impugnato il verdetto. Continueremo a monitorare giorno per giorno la vicenda – ha concluso il Guardasigilli – e terremo informati tutti voi e soprattutto le famiglie”.