Salvini, l’anti-Merkel dei sovranisti. Il capitano promosso generale dagli alleati europei. La tentazione: sfidare Angela per la Commissione

Il leader della Lega ci pensa sul serio, sarebbe un duello epocale tra due modi opposti di concepire l’Ue

Da Mosca a Bolzano, con lo sguardo su Roma e la tentazione di scalare Bruxelles. “Vediamo, ci penso…”. Matteo Salvini candidato alla presidenza della Commissione Ue? “E’ vero, amici di vari Paesi europei me lo stanno chiedendo, me lo stanno proponendo”, confessa il leader della Lega sulle colonne di Repubblica. Anche se, “in questo periodo, tra manovra, Europa, immigrati, non ho avuto tempo e modo per valutare la proposta”, aggiunge il vicepremier. Ma sebbene maggio sia “ancora lontano”, la tentazione di rispondere al richiamo dei sovranisti europei, che vorrebbero promuoverlo da capitano a generale per affidargli “la difesa dei popoli” nella battaglia finale contro le truppe dell’austerity, è forse qualcosa di più di una suggestione.

LA GUERRA DEI MONDI – Una sfida epocale tra due modi di concepire l’Europa. Dall’esito incerto e per nulla scontato. Specie se, dall’altra parte della barricata, la resistenza di Bruxelles contro l’invasione barbarica dei sovranisti fosse affidata ad un’altra combattente di razza come Angela Merkel. “La cancelliera (tedesca, ndr) sta considerando la possibilità di candidarsi alla guida della Commissione”, scriveva ieri il Sole 24 Ore. La donna forte della Cdu, alla guida della cancelleria tedesca ininterrottamente dal 2005, è reduce tra l’altro dal crollo dei cristiano-sociali in Baviera sul quale non poco hanno pesato i contrasti, nel Governo centrale, con il ministro degli Interni, Horst Seehofer. E l’ipotesi di un trasloco da Berlino a Bruxelles potrebbe diventare per la Merkel una provvidenziale exit strategy.

Una possibilità che spiegherebbe, peraltro, il basso profilo tenuto dalla donna forte della Cdu nel duro braccio di ferro in atto tra i vertici europei, Jean Claude Juncker in testa, e il Governo italiano. Perché, d’altra parte, schierarsi apertamente contro Roma se l’obiettivo è quello di lanciarsi in una sfida che richiederà il sostegno del maggior numero possibile di alleati? Un incontro che lo stesso premier italiano, Giuseppe Conte, ha definito positivo: “è stata impressionata dal dalle riforme strutturali che stiamo realizzando in Italia”. Certo, i Cinque Stelle non sosterrebbero mai la scalata della Merkel ai vertici Ue. Ma, come noto, alle Europee, non correranno neppure con Salvini.