“L’importante è che ci guadagnino tutti” , Matteo Salvini a Radio Uno replica a chi contesta che ci sarebbero meno vantaggi per chi ha redditi inferiori. “Se uno fattura di più e paga di più è chiaro che risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più e crea lavoro in più. Non siamo in grado di moltiplicare pane e pesci, questo nel programma non lo abbiamo messo ma l’assoluta intenzione – ha aggiunto – è quella che tutti riescano ad avere qualche lira in più in tasca da spendere, perché il problema dell’Italia è che l’export va bene ma devono tornare a comprare gli italiani e per farlo serve che tornino a lavorare”. Duri gli attacchi che sono arrivati dal Partito democratico con la dura replica di Anna Rossomando del Pd: “Il governo del cambiamento ha cambiato la trama di Robin Hood, si toglie ai poveri per dare ai ricchi”. Salvini ha parlato anche del tema pensioni: “Sulla legge Fornero l’impegno è sacro ed è quello di smontarla pezzetto per pezzetto ripartendo da quota 100 e avendo l’obiettivo di tornare a quota 41 anni di contributi”. Non poteva mancare un commento sul cavallo di battaglia della Lega come il tema accoglienza migranti su cui è arrivato l’annuncio: “Il governo realizzerà dei Centri per i rimpatri chiusi affinchè la gente non vada a spasso per le città. La gente non vuole avere dei punti dove uno esce alle 8 della mattina, rientra alle 10 la sera e durante il giorno non si sa cosa fa e fa casino”.
La fiducia alla Camera – Intanto dopo aver superato l’ostacolo di Palazzo Madama, il premier Giuseppe Conte oggi chiderà la fiducia della Camera. La prima chiama per il voto è prevista alle 17.45. Ora è in corso il dibattito a Montecitorio. Non certo in un’Aula affollatissima, visto che ci sono molti banchi vuoti. Anche tra i banchi dell’esecutivo. In ritardo anche il ministro dell’Interno Salvini che è stato ripreso dal presidente della Camera, Roberto Fico, perché dopo pochi minuti si è alzato dalla sua postazione per andare a parlare con alcuni parlamentari leghisti. “Lei è senatore e fa parte del governo – ha ammonito Fico – e non può sedere tra i deputati”.
Tra gli interventi da segnalare quello del segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, molto duro: “Se deciderete di presentare un condono mascherato noi vi daremo battaglia. Se deciderete di discriminare per nascita i bambini negli asili, noi vi daremo battaglia. Se deciderete di fare una controriforma fiscale dove chi ha di più paga di meno, noi vi daremo battaglia. ll vostro non è un progetto per il futuro del Paese, serve solo a voi per stare insieme. Noi saremo l’alternativa, l’alternativa popolare, l’alternativa sociale”. In ogni caso alla Camera, a differenza del Senato, la maggioranza per il Governo giallo-verde è schiacciante visto che può contare su almeno 346 voti dati dall’unione tra le due forze di maggioranza. Incassata la fiducia il Governo passerà alle scelte per le Commissioni permanenti.