Coppia killer in ospedale. Arrestati a Saronno un medico e l’infermiera amante: cinque morti sospette in corsia. Ecco le intercettazioni shock

Un medico e un'infermiera, che era anche la sua amante, sono stati arrestati per 5 morti sospette all'ospedale di Saronno. Tra i casi il marito della donna

Cinque pazienti morti. Anziani cui sarebbero state dosi letali di farmaci. Gli assassini, secondo la procura di Busto Arsizio (Varese), sono un medico anestesista, cui vengono contestati tutti gli omicidi, e una infermiera, che risponde di uno solo delitto: quello del marito.  Il tutto condito da intercettazioni a dir poco scioccanti.

L’inchiesta – La storia potrebbe essere quella di un film di Alfred Hitchcock, ma invece è il quadro delineato dagli inquirenti secondo cui i due camici bianchi, che erano in servizio nell‘ospedale di Saronno, avevano una relazione sentimentale. Ieri mattina, dopo una perquisizione e l’acquisizione di documenti, i due sono stati arrestati dai carabinieri di Saronno su ordine del gip di Busto che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di omicidio. Le vittime erano persone anziane e malate, alle quali il medico avrebbe, secondo l’ipotesi dei pm, somministrato dosi letali di farmaci in endovena “in sovradosaggio e in rapida successione: clorpromazina, midazolam, morfina, propofol e promazina”. Ma tra i pazienti uccisi ci sarebbe anche il marito dell’infermiera, morto nel 2013, al quale sono stati somministrati, per un lungo periodo, farmaci “assolutamente incongrui” rispetto alle sue reali condizioni di salute, “debilitandolo fino alla morte”. All’uomo sarebbe stato fatto credere di essere diabetico e sarebbe stato di fatto avvelenato con i medicinali di cui non aveva alcun bisogno. Secondo gli inquirenti il dottore “usava riferirsi a un proprio protocollo per il trattamento dei malati terminali“. Secondo le indagini in un clima di stupore e silenzio, qualcuno mormorava dell’esistenza di un nomignolo per la modalità di intervento del medico tra i colleghi: il “protocollo Cazzaniga”. Leonardo Cazzaniga, 60 anni, e Laura Taroni, 40 anni non sono gli unici indagati: ci sono altri dodici persone iscritte nel registro degli indagati. Ci sarebbero coloro che pur avendo ricevuto segnalazioni di episodi sospetti non avrebbero fatto nulla.

Intercettazioni shock – Ma ora spuntano anche intercettazioni che lasciano senza fiato. A rivelarle, ieri in tarda serata, Repubblica. “Se vuoi uccido anche i bambini”, dice lei. “No, i bambini no”, risponde lui. Questo è uno stralcio della conversazione shock  intercettata dai carabinieri. A parlare al telefono sono proprio loro, il dottore e l’infermiera.Con lei, la Taroni, che con quel “se vuoi” voleva compiacere “il delirio di onnipotenza” di Cazzaniga.