Saviano medita la fuga all’estero. Lo scrittore autore di Gomorra: immagino che la mia vita possa essere differente solo in un altro Paese con un’altra identità. Secondo Dagospia per lui sarebbe pronta una cattedra negli Usa

Potesse tornare indietro probabilmente Roberto Saviano non riscriverebbe Gomorra. La sua vita è cambiata da quel giorno, dalla scorta, dal vivere rinchiuso. E oggi a Napoli per testimoniare nel processo contro i boss casalesi Antonio Iovine Francesco Bidognetti accusati di averlo minacciato durante il processo Spartacus, lo scrittore si è lasciato andare a delle confessioni: “Immagino che la mia vita possa essere libera solo all’estero, in Paesi che possano darmi un’altra identità, così che possa permettermi una vita nuova che comincia da zero”.  Si sente come un “reduce dopo una battaglia”, privato dei rapporti che offre la vita di tutti i giorni. Indiscrezioni di Dagospia raccontano di possibili incarichi universitari in Nord America. Ma se ricoprisse un ruolo pubblico cambiare identità non sarebbe affatto facile. Che quella di oggi sia una provocazione o altro lo vedremo.