Scambio tra Sud e sicurezza. Parigi ridisegna la Manovra. Il piano è trovare 120 milioni per l’antiterrorismo. A rischio gli sgravi per le imprese del Meridione

Dalle parti del Governo cominciano a presentarlo come una sorta di scambio obbligato: maggiori risorse per la sicurezza al posto degli ipotizzati sgravi per le imprese al Sud. E così la strage terroristica di Parigi produce i suoi effetti anche sulla legge di Stabilità messa a punto da Matteo Renzi e dal ministro dell’economia Pier Carlo Padoan. La Manovra sta ultimando il suo esame in commissione bilancio al Senato, e già oggi potrebbe approdare all’aula di Montecitorio. Sul piatto resta del tutto intrecciato il nodo delle risorse per affrontare la questione Sud. Formalmente il capitolo è stato rinviato alla Camera, ma resta assolutamente aperto, sia sulle modalità che sull’entità dell’intervento. Il risvolto degli attentati di Parigi rischia però di limare i fondi a disposizione. Negli utlimi giorni, infatti, l’attenzione si è spostata sulla sicurezza, con la necessità di reperire altre risorse per questo comparto (120 milioni all’antiterrorismo).

LE IPOTESI
“Sul Sud si vedrà”, ha detto Magda Zanoni (Pd), una delle relatrici della legge di Stabilità, spiegando che la decisione di non intervenire in Senato è legata anche al fatto che “il Governo non fosse pronto a causa dei nuovi eventi legati alla sicurezza”. Dal canto suo il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, da un convegno Cisl ha riconosciuto che “non abbiamo messo nuove risorse nel passaggio al Senato, ma stiamo riflettendo su cosa fare nel passaggio successivo alla Camera”. In ogni caso, “gli avvenimenti di Parigi impongono all’Europa delle misure per la sicurezza”. Quanto alle altre misure, ieri si è registrato il via libera in commissione allo sconto Imu del 25% per i proprietari di una seconda abitazione che scelgono di metterla in affitto a canone concordato. La modifica in questione è arrivata attraverso un emendamento delle relatrici, approvato in commissione. L’emendamento, in particolare, è una riformulazione di quello presentato l’altro ieri dalle relatrici sempre sul canone concordato e che prevedeva che “la somma della aliquote dell’Imu e della Tasi non potesse superare il 4 per mille”. La copertura resta identica ed è pari a circa 80 milioni di euro dal 2016.

LE ALTRE MISURE
Approvato anche l’emendamento delle relatrici che prevede che il canone Rai sarà pagato in 10 rate. Il versamento sarà effettuato con la fattura bimestrale della bolletta elettrica. Ma l’anno prossimo, per via dei tempi tecnici di adeguamento dei sistemi di fatturazione, il primo versamento avverrà “cumulativamente” dal primo luglio 2016. Via libera anche all’imposta sostitutiva dell’8% sugli immobili delle imprese individuali. E’ stato approvato l’emendamento che prevede che gli imprenditori individuali che possiedono immobili strumentali potranno optare, entro il 31 maggio 2016, per l’esclusione di tali beni dal patrimonio d’impresa mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’8% della differenza tra il valore nominale degli immobili e il loro valore fiscale.