Terremoto nel centro Italia, pesante bilancio tra le macerie: oltre 240 i morti. Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto i centri più colpiti

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in tutto il centro Italia, intorno alle ore 3.40. Il sisma è stato di magnitudo superiore a 6.0.

La forte scossa di terremoto, delle ore 3.36 del 24 agosto, ha seminato morte e distruzione nel centro Italia in circa 20 secondi. Il bilancio si appesantisce sempre di più, ma è ancora provvisorio: in mattinata erano almeno 240 le vittime accertate. Tra questi ci sono molti bambini, sorpresi nel sonno. Il sisma, di magnitudo 6.0, ha avuto l’epicentro tra Lazio e Umbria, ad Accumoli, provincia di Rieti, collocato tra Norcia e Amatrice.

L’evento tellurico è stato seguito da altre repliche di assestamento, avvertite altrettanto distintamente, con epicentro in Umbria e che hanno provocato ulteriori danni. Una scossa molte forte si è verificata alle 4.34. ;a la terra ha continuato a tremare per tutto il giorno: alle 13:50 c’è stata nuova forte scossa, di magnitudo 4.9. Un incubo infinito per i residenti di quelle zone.

I comuni più colpiti sono Accumoli e Amatrice, nel reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. La frazione di Pescara del Tronto – circa 130 abitanti – è praticamente rasa al suolo. Il sindaco della città di Amatrice, a Radio Rai, ha parlato, fin dai minuti dopo la prima di scossa, di sassi e macerie per strada e di un paese “distrutto”. “Le strade di accesso sono bloccate, ci servono per i soccorsi”, ha spiegato il primo cittadino Sergio Pirozzi, confermando la necessità di estrarre persone dalle macerie. “Nelle Marche il sisma ha provocato crolli ‘a macchia di leopardo’ in tre province: Ascoli Piceno, Fermo e Macerata”, ha fatto sapere la Protezione civile.

Ad Amatrice l’ospedale è stato dichiarato inagibile e i pazienti ospitati, 15 al momento della scossa, sono stati portati nel piazzale antistante.

Queste alcune foto pubblicate su Twitter che raccontano la devastazione causata dal terremoto.

Il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha subito parlato di “sisma severo” con molti “danni e feriti”. “Si tratta di un sisma paragonabile a quello de L’Aquila di 7 anni fa”, ha poi aggiunto Curcio nel corso di una conferenza stampa. Proprio in Abruzzo si è materializzato l’incubo dell’aprile 2009: migliaia di persone sono scese in strada, preferendo non rientrare durante la notte. Sono tre i comuni colpiti dal sisma anche in Abruzzo. Il Comune dell’Aquila, invece, ha dato disponibilità immediata ad accogliere parte degli sfollati nelle proprie strutture che sono state messe a disposizione per la gestione dell’emergenza.

Anche a Roma hanno tremato i palazzi. Nella Capitale non si parla d’altro, la scossa è stata avvertita un po’ da tutti. Sui social c’è stata la testimonianza in diretta di molti utenti, che da Rimini fino a Napoli hanno sentito la terra tremare.Ecco infine i numeri utili per l’emergenza terremoto.