Sgomberata a Roma l’ex fabbrica di Penicillina. L’immobile era pericolante ed occupato da anni. Proteste all’arrivo di Salvini. Un residente: “Qui respiriamo amianto”

Nuovo sgombero nella Capitale. Intervento nello stabile ex Penicillina di via Tiburtina

E’ stata sgombera questa mattina l’ex fabbrica di Penicillina sulla via Tiburtina, a Roma. L’immobile era da tempo occupato e giudicato pericolante. All’interno dello stabile le forze dell’ordine hanno trovato circa 40 persone che sono state identificate. L’edificio, abbandonato da anni, era una delle occupazioni storiche della Capitale.

All’interno ci vivevano circa 400 persone, principalmente nord africani, ma anche famiglie di italiani. In molti si sono allontanati nei giorni scorsi, dopo l’annuncio dell’imminente sgombero, e all’alba di oggi. La Questura, al termine delle operazioni, che hanno richiesto anche la chiusura di alcune strane intorno all’edificio, ha riferito che non c’è stata alcun criticità, sotto il profilo dell’ordine e la sicurezza pubblica.

Intorno alle 9.30 nello stabile di via Tiburtina è arrivato anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il vicepremier, al suo arrivo, è stato contestato da un residente. “Salvini dov’eri prima? L’amianto ce lo lasci dentro?”, ha urlato l’uomo. “Questo posto è così da 30 anni – ha spiegato – perché nessuno è mai venuto a controllare? Qui c’è l’amianto in polvere che ci respiriamo da 30 anni. E’ uno sgombero-farsa. Chi pagherà per questi veleni che ci respiriamo?”.