Si avvicina il Giubileo della paura. Il Papa prova a rassicurare: “Niente porte blindate nella Chiesa”. Ma i fedeli presenti all’udienza si sono dimezzati

Al di là delle rassicurazioni fornite dall’intelligence e, direttamente, da Papa Francesco, quella di oggi in Piazza San Pietro è stata un’udienza blindata. La più controllata di sempre. Una vera e propria prova generale per il Giubileo che, come annunciato proprio oggi da Bergoglio, comincerà alle 9.30 dell’8 dicembre con l’apertura della porta santa a San Pietro.

SICURI MA NON TROPPO
“Per favore niente porte blindate nella Chiesa, niente, tutto aperto”, ha provato a rassicurare così i fedeli Francesco nell’udienza generale. “La Chiesa è la portinaia della casa del Signore”, ha continuato Francesco, “Ci sono posti nel mondo in cui non si chiudono le porte a chiave. Ancora ci sono, ma ce ne sono tanti dove le porte blindate sono diventate normali. Questo non ci stupisce; però, a pensarci, è un brutto segno!”. Dopo le parole ci sono, però, i fatti che mostrano un dispiego di agenti come non si era mai visto nella zona del Vaticano e controlli rigidi prima di poter mettere piede all’interno del colonnato del Bernini. Non ci sono numeri ufficiali, ma chi frequenta abitualmente piazza San Pietro per le udienze del mercoledì non ha dubbi che il numero dei fedeli sia di gran lunga inferiore rispetto al solito.

IL TEMA DELL’ACCOGLIENZA
“Non dobbiamo arrenderci all’idea di dover applicare questo sistema a tutta la nostra vita, alla vita della famiglia, della città, della società”, ha detto Francesco, “E tanto meno alla vita della Chiesa. Sarebbe terribile. Una Chiesa inospitale, così come una famiglia rinchiusa, mortifica il Vangelo e inaridisce il mondo! La porta deve custodire certo ma non respingere, non deve essere forzata, al contrario si chiede permesso perché la libertà si oscura nella prepotenza della invasione, la porta si apre frequentemente per vedere se fuori c’è qualcuno che aspetta e magari non ha il coraggio, forse neppure la forza di bussare”.

PSICOSI ANCHE A ROMA
Tra gli episodi di psicosi mondiale di queste ore non poteva mancare il falso allarme dal Vaticano. Un trolley in via Traspontina, vicino a via della Conciliazione, ha scatenato il panico per una decina di minuti. Sono stai effettuati subito dei controlli e il bagaglio è risultato vuoto. Era stata fatta evacuare anche la sede dell’università Lumsa.

IL PROGRAMMA
L’apertura come detto ci sarà alle 9.30 del giorno della Concezione, ma prima di allora Francesco vorrebbe aprire la porta santa della Chiesa di Bangui, nella Repubblica Centrafricana, nel suo viaggio di fine novembre: sarebbe un gesto significativo in una zona piena di conflitti. Il calendario giubilare seguirà con l’apertura della porta santa di San Giovanni in Laterano il 13 dicembre. Quella di San Paolo fuori le mura invece sarà aperta dal cardinale James Harvey sempre il 13 dicembre alle 10.30. Il 18 dicembre quella dell’ostello Luigi Di Liegro alla stazione Termini. E il primo gennaio 2016 sarà la volta di Santa Maria Maggiore.