Si incontrano a Maranello, ma non vanno come una Ferrari. Ennesimo vertice di parole tra Renzi e Merkel

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e la cancelliera, Angela Merkel, si sono incontrati a Maranello, dove c'è la storica sede della Ferrari.

Un nuovo vertice Italia-Germania. Per affrontare i temi caldi, dalla crescita economica alla lotta al terrorismo. Ma che si conclude con una serie di annunci generici. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e la cancelliera, Angela Merkel, si sono incontrati a Maranello, dove c’è la storica sede della Ferrari, hanno toccato gli stessi temi discussi nel vertice a tre, a Ventotene, quando c’era anche il capo dello Stato francese François Hollande. Questa volta tra gli ospiti c’erano anche l’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne, il presidente del gruppo John Elkann, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e il leader degli industriali tedeschi, Ulrich Grillo.

Di nuovo c’è solo l’ufficializzazione che la “ricostruzione è già fuori dai vincoli, secondo le regole europee”, ha spiegato il numero uno di Palazzo Chigi. Da Berlino arriva un impegno preciso per il post sisma nel centro Italia: “Vorremmo finanziare la costruzione di una scuola”, ha annunciato la Merkel come governo tedesco daremo un contributo. “La cosa positiva è che contribuiranno agli aiuti anche gli imprenditori tedeschi, oltre che l’industria italiana, forse il calcio italiano e tedesco in occasione di una partita, per fare vedere che c’è un’ampia partecipazione a livello di società civile”, ha messo in evidenza la cancelliera.

Solita solfa
“L’Europa non è luogo dove si distribuiscono pagelle, dove ci viene detto cosa fare e cosa no”, ha scandito Renzi. “I nostri impegni li abbiamo presi innanzitutto davanti ai cittadini italaini e il fatto che il deficit di quest’anno sia il più basso degli ultimi 10 anni è un segno di attenzione ai nostri figli e nipoti, prima che un impegno europeo”, ha rivendicato il presidente del Consiglio nella conferenza stampa con la Merkel. “L’Europa deve tornare ad essere il luogo della speranza, e ci sarà da fare un grande lavoro perché nell’opinione pubblica questo sentimento è smarrito. Ci abbiamo lavorato a Ventotene, continueremo a farlo”, ha proseguito Renzi. Insomma, la solita solfa: “L’Europa deve avere un suo profilo unitario e Germania e Italia possono fare molto per camminare insieme nella stessa direzione. Talvolta con la Germania abbiamo opinioni diverse su singoli dossier, ma ci unisce la consapevolezza del ruolo storico dell’Italia e della germania e del valore aggiunto che i nostri Paesi possono portare all’Europa. Speriamo che lavorando insieme si possa dare un segnale di futuro e positività per la nostra Europa e per la nostra amicizia”.

Per quanto riguarda la flessibilità dalla Merkel non è arrivata alcuna promessa. “L’Italia presenterà un progetto in maniera trasparente e credo che in Europa troveremo una soluzione sensata”. Tuttavia dalla leader tedesca è arrivata una benedizione al premier. “Auguro molto successo a Renzi nel portare avanti l’agenda delle riforme. Fa bene all’Italia ma anche all’Europa”. Insomma, nonostante l’incontro sia stata a Maranello, simbolo della velocità Ferrari, continua a essere lenta la marcia dei leader europei per risolvere i problemi.