Silvio si è stancato dei servizi sociali a Cesano Boscone. Berlusconi presenta la richiesta di liberazione anticipata dopo la condanna per il caso Mediaset. E ricorre pure per le quote Mediolanum

Se almeno per ora sembra accantonato il salva Berlusconi per quanto riguarda la riforma fiscale, ora Silvio Berlusconi prova almeno a liberarsi dall’affidamento in prova ai servizi sociali di un anno concesso lo scorso aprile in seguito alla condanna definitiva per il caso Mediaset. L’istanza di liberazione è stata presentata attraverso i suoi legali al tribunale di sorveglianza di Milano. “Il progetto rieducativo si è arricchito dello svolgimento dei lavori di pubblica utilità (…) da cui ha accolto con entusiasmo uno spunto di riflessione sulla condizione degli anziani”, si legge in uno dei passaggi della richiesta di liberazione anticipata avanzata da Silvio Berlusconi attraverso i suoi legali.

Giornata di contestazioni per l’ex Cavaliere. I suoi avvocati contestano anche la decisione di Bankitalia sulla partecipazione di Fininvest in Mediolanum. “Per quanto possa occorrere ai fini del rispetto degli obblighi di trasparenza vigenti per le società quotate in borsa”, i legali del Cavaliere Andrea Di Porto, Luigi Medugno e Andrea Saccucci, comunicano, per conto del leader azzurro, di “aver avviato alla notifica, nel suo interesse e a tutela della sua posizione di socio di Fininvest s.p.a., atto di impugnazione del provvedimento della Banca d’Italia del 7 ottobre 2014 relativo alla partecipazione di Fininvest in Mediolanum”. Questo perché lo scorso mese di ottobre Bankitalia e l’Ivass, l’Authority che vigila sulle assicurazioni, avevano disposto la dismissione della partecipazione eccedente il 9,9 per cento detenuta indirettamente in Mediolanum dall’ex premier per la perdita dei requisiti di onorabilità previsti dalla legge.