Sindaci contro il Dl sicurezza, nuovo affondo di Salvini: “Sono 10 su 8mila e non lo hanno letto. Oggi è legge dello Stato. Amici dei clandestini e traditori degli italiani”

Salvini torna ad accusare i sindaci critici sul decreto sicurezza e immigrazione

“Molti sindaci che contestano il decreto sicurezza, oggi legge dello Stato, non lo hanno letto”. E’ quanto ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso della sua visita a Chieti. “Nel decreto – ha aggiunto Salvini – vengono garantiti il diritto alla salute, il diritto allo studio a tutti, i bambini non si toccano e non possono essere espulsi”.

“Semplicemente – ha detto ancora il Leader della Lega – non si regalano altri diritti ai furbetti come veniva fatto fino a ieri. Io non mollo di una virgola. Ma poi sono dieci sindaci. In Italia ci sono ottomila sindaci, quindi andiamo a parlare degli altri 7.990”.

“Amici dei clandestini, traditori degli italiani!”, ha poi scritto il ministro dell’Interno su Facebook, riferendosi, ancora una volta, ai sindaci che si oppongono all’applicazione del decreto sicurezza e immigrazione. “Trovo che nella storia della Repubblica mai un ministro dell’Interno abbia definito traditori sindaci che sono eletti direttamente dai loro cittadini e indossano la fascia tricolore”, ha commentato il sindaco di Firenze, Dario Nardella. “Si può anche non essere d’accordo al 100% con un sindaco – ha aggiunto -, ma definire traditori i sindaci credo che sia un fatto istituzionale grave e anche una mancanza di rispetto verso i cittadini che li hanno eletti”.