Strage di Orlando, nell’aria non c’è la stessa solidarietà mostrata per Bruxelles e il Bataclan

Con la strage di Orlando il mondo ha subito un’altra di quelle ferite che non si rimarginano. E’ bello vedere orde di cordoglio e solidarietà, ma bisogna essere realisti: non è con slogan o con esplosioni di affetto che si eviterà di far capitare in futuro un’altra oscenità di tale calibro. Quando ad essere colpita al cuore è la libertà nella sua essenza, l’idea di ciò che ci aspetta forse fa anche più male dei proiettili. Ieri Bruxelles, oggi Orlando, passando per Parigi. Non ha senso mettersi lì a cogliere le differenze metodologiche utilizzate o il tipo di bersaglio prescelto. Quello che importa è che in ognuno di questi casi sono state strappate via vite, sogni e speranze di esseri umani vittime del male del secolo: il terrorismo. Farne una questione di omofobia  o xenofobia, stare lì a pontificare su cosa sia più grave e cosa meno, abbassa di parecchio l’intelligenza stessa di chi si spende in dibattiti tanto superflui. Sono morte delle persone, questa è l’unica drammatica realtà della quale dobbiamo prenderne atto con amara lucidità. E’ interessante come lo stesso Obama, nel day after di ognuna di queste tragedie, continui a propinare al mondo intero la sua intenzione di intervenire su una politica delle armi talebana che vige in America ormai da troppo tempo. Ne parla ogni volta ed ogni volta il vigore delle sue dichiarazioni sfuma in un’inerzia patetica con il passare dei giorni successivi. Non siamo nati ieri e sappiamo bene quanti interessi, giochi di potere e lobby si nascondano dietro al più orrendo dei traffici su piazza. Ma che almeno si abbia l’onestà intellettuale e il buon gusto di non dire niente, se poi è niente quello che si ha intenzione di fare per risolvere la situazione. Anche i vertici USA hanno le mani legate? Dobbiamo davvero rassegnarci a questo? E allora che scelgano almeno di tenere anche le bocche cucite come forma di rispetto per le continue vittime di questo mercato della morte. Il mondo del web è ancora molto scosso e tutti sembrano concordare su un agghiacciante particolare: perché per la strage di Orlando non si percepisce nell’aria la stessa legittima solidarietà mostrata a tempi della strage del Bataclan o di Bruxelles, per esempio? Che nel mirino del terrorismo ci sia la comunità Lgbt faccia forse meno scalpore o notizia?

I messaggi di cordoglio di tutti i politici italiani? Un vostro pensiero oltre il ballottaggio sarebbe gradito, esordisce con piglio critico @micheladin.

Il quasi silenzio della politica italiana sulla #strageorlando è imbarazzante., ribadisce @BiMaxOfficial con un’amarezza palpabile e comprensibile.

Il Vorrei vedere la stessa solidarietà che c’è stata per Parigi qualche mese fa, ma mi sa che resterò delusa di @nohero_ e il  È vitale sapere se #strageorlando sia dovuta a omofobia o terrorismo? È forse l’omofobia meno grave del terrorismo?Erano SOLO 50 esseri umani di @SfigataMente chiudono il cerchio di una questione parecchio centrale messa in luce da gran parte del mondo social e che ancora fatica a trovare una risposta precisa. Dov’è la politica?

Altro che integrato. Era nato e vissuto negli USA ! E noi pretenderemmo di integrarli con alloggi,asili e campetti di calcio? , tuona poi @Rita_Pavone_ mettendo in luce un’altra problematica spinosa e lontana dal trovare una soluzione chiara: l’integrazione e le difficoltà ad essa connesse.

Comunque la si pensi in merito, infine, sconforto, riflessione critica e dolore trovano una convergenza nel pensiero di @DoreEbasta

Se questo è il mio pianeta, vi prego, fatemi scendere.