Stuolo di manager di Stato all’incontro top secret per il Sì al referendum

di Stefano Sansonetti

Un incontro top secret su una terrazza romana. Così blindato che uno dei partecipanti, raggiunto telefonicamente da La Notizia, ha spiegato senza troppi giri di parole: “Ci è stato chiesto un vincolo di riservatezza”. Ma che diavolo si nasconde dietro questo meeting? Si tratta di un dibattito sulla riforma della Costituzione targata Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, naturalmente orientato a sostenere le ragioni del Sì all’imminente referendum. Un dibattito che sarebbe dovuto rimanere segreto, vista la lista dei partecipanti. Eh sì, perché tra questi compaiono anche alcuni dei principali manager pubblici dell’era Renzi. A quanto pare l’incontro, che si è svolto l’altro ieri sera nella romana Terrazza Civita, con vista sull’Altare della Patria, è stato organizzato per presentare la “guida semplice alla riforma costituzionale” predisposta dall’Assonime, l’associazione tra le società per azioni. Un testo che, basta leggere la sintesi introduttiva, è spiccatamente favorevole al Sì.

I contenuti – Un passaggio su tutti può essere più che eloquente: “A fronte della difficile situazione economica, della crisi europea, delle tensioni internazionali e delle nuove minacce alla sicurezza, occorre chiedersi se l’interesse dell’Italia sia meglio difeso mantenendo l’attuale testo della Costituzione (in particolare bicameralismo indifferenziato e frammentazione delle competenze legislative) oppure dalla nuova legge costituzionale”. Ma chi è intervenuto a questo dibattito riservatissimo? Uno è senz’altro l’Ad di Ferrovie, Renato Mazzoncini. Sul punto la società ha spiegato a La Notizia che il suo intervento è stato “a titolo personale”. Tra gli altri è stato segnalato anche Tommaso Pompei, Ad di Enel Open Fiber, la società controllata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti per la diffusione di internet veloce nelle case degli italiani. Enel, su questo punto preciso, non ha confermato né smentito la presenza del manager. Ancora, tra i partecipanti anche anche Matteo Del Fante, Ad di Terna la società controllata da Cassa Depositi che gestisce la rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica.

La risposta – Contattata da La Notizia, la società ha fatto sapere che “Terna non ha contribuito in alcun modo all’organizzazione dell’evento, che peraltro dalle informazioni che abbiamo è stato una riunione a porte chiuse finalizzata ad analizzare sia i pro che i contro della Riforma”. Insomma, una presa di distanza organizzativa che però confermerebbe una partecipazione di esponenti della società al dibattito. E che non smentisce la partecipazione di Del Fante. All’incontro erano presenti anche altri manager di società private, per esempio Autostrade. Del resto negli organi direttivi di Assonime la rappresentazione delle Spa è vasta, da Leonardo-Finmeccanica all’Enel, passando per Saipem, Fincantieri e Cassa Depositi. Con un nocciolo di pubblico quindi molto consistente. Proprio per questo forse un po’ di trasparenza in più sull’evento non sarebbe stata un sacrilegio.