Sulla fiction la Rai è democristiana. Le nuove serie Tv accontentano tutti i produttori. Barbareschi si salva dopo aver sbattuto i pugni

La fiction Rai distribuisce pani e pesci in maniera ecumenica. Al banchetto delle produzioni sono stati accontentati tutti i conviviali che si erano seduti intorno al tavolo. Lo si è capito quando il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta, di tradizione democristiana come pochi, ha svelato in anteprima alcune delle prossime serie Rai. L’Italia, la famiglia e il crimine la fanno ancora da padrone per quanto riguarda le trame. Hanno partecipato al banchetto la Palomar di Carlo Esposti, Lux Vide di Bernabei, FremantleMedia e Wildside di Lorenzo Mieli e di Mario Gianani il marito del ministro Madia, Cattleya di Maurizio Tozzi, Pepito di Agostino Saccà, Casanova Multimedia di Luca Barbareschi. Quest’ultimo era stato fatto fuori in un primo momento, poi ha sbattuto i pugni sul tavolo ed è riuscito a portare a casa le sei puntate di Ritorno a casa. Un titolo che sembra premonitore.

I TITOLI
Ecco le fiction che vedremo. Questo è il mio paese con una giovane donna anche mamma (Violante Placido) che diventa sindaco (Cross Productions). Lampedusa con Claudio Amendola e Carolina Crescentini, sceneggiatura di Andrea Purgatori (produzione Fabula Pictures). Il commissario Maltese con Kim Rossi Stuart (una produzione Palomar). Sotto copertura – la cattura di Iovine (Luca Bernabei, Lux Vide). È arrivata la felicità con Claudio Santamaria, Claudia Pandolfi, Lunetta Savino, Ninetto Davoli, Edwige Fenech. Una produzione Publispei. Di padre in figlia: soggetto di Cristina Comencini (produzione Bibi Film Tv). Romanzo familiare, regia Francesca Archibugi (una produzione Wildside). Tutto può succedere (produzione Cattleya). I Bastardi di Pizzofalcone (una produzione Clemart). L’ispettore Coliandro – il ritorno (produzione Vela Film Srl). Il giovane Montalbano 2: dai romanzi di Andrea Camilleri, con protagonista Michele Riondino (Palomar). Non uccidere con Miriam Leone, Monica Guerritore (Una produzione Fremantle Media). Poi ci sono le biografie (tra cui i Medici e Luisa Spagnoli), nonché la terza serie della fiction campione di ascolti di Braccialetti Rossi. Ma anche Pepito e Casanova Multimedia hanno avuto l’ok per le loro produzioni. Alla prima sono andate le due miniserie di Purché finisca bene. Mentre alla società di Luca Barbareschi le sei puntate di Ritorno a casa.

FEDE CONTRO VESPA
Nel corso della Zanzara su Radio 24, Emilio Fede si è scagliato contro Bruno Vespa: “Quando Berlusconi ha fatto il mio nome Vespa si è vergognato e ha detto ‘oddio, oddio’. Vespa è un bravo professionista, ma come giornalista non mi porta neppure le pantofole”.

BERLUSCONI E RENZI PAREGGIANO
Un milione e 600 mila persone hanno visto l’intervista di Silvio Berlusconi a Virus, con uno share che è salito dal 4% fino al 7%. Lo stesso numero di spettatori ha seguito la seconda intervista di Nicola Porro, quella al premier Matteo Renzi. Share più alto (13%) ma si era in seconda serata.