Svolta sul caso Scieri. La morte del giovane parà 19 anni fa. Per la Procura fu omicidio volontario e non un suicidio. Arrestato un ex militare, altri due indagati

Nuovi sviluppi sulla morte del parà di leva Emanuele Scieri. Oggi è arrivato un arresto con l'accusa di concorso in omicidio

Nuovi sviluppi sulla morte del parà di leva Emanuele Scieri. Oggi è arrivato un arresto con l’accusa di concorso in omicidio. Il giovane siciliano fu trovato morto il 16 agosto di 19 anni fa nella caserma Gamerra di Pisa, il centro di addestramento della Folgore. Ci sono anche altri due indagati nell’ambito dell’inchiesta che ora parla di omicidio volontario. Secondo la Procura dopo la caduta dalla torre di asciugatura dei paracadute “il giovane è stato lasciato agonizzante a terra”. Il giovane parà respirò per almeno altre sei ore dopo quella caduta, forse otto.

“Abbiamo ritenuto di accertare la sua permanenza in vita e siamo arrivati alla conclusione che ci fosse il tempo per soccorrere Emanuele”, ha spiegato il procuratore. “La nostra ipotesi accusatoria non è campata in aria”. Ci sarebbero anche testimonianze concordanti. Così la prima versione, quella del suicidio che non ha mai convinto la famiglia, sembra trovare sempre meno elementi a supporto.

Il procuratore Crini, che prima della conferenza stampa ha avvertito la madre di Scieri che al telefono si è commossa per la possibile svolta nelle indagini, ha ipotizzato anche che ci sia stata una possibile aggressione da parte dei “nonni” della caserma nei confronti del ragazzo. La velocizzazione delle indagini è stata dettata dalla possibile fuga dall’Italia di uno dei tre indagati. Ai domiciliari è finito l’ex militare Alessandro Panella, commilitone e capocamerata del reparto a cui il parà siciliano era stato assegnato. Panella, che possiede un passaporto amricano, aveva un biglietto di sola andata per Chicago proprio domani. Panella dovrà rispondere di concorso in omicidio volontario. Tra gli altri due indagati c’è anche un militare dell’esercito attualmente in servizio. Sulla morte di Scieri era stata istituita una commissione parlamentare d’inchiesta che aveva escluso l’ipotesi del suicidio.