Svuota Italia. Declino demografico inarrestabile. Nel Belpaese si nasce meno e si muore di più. E ogni anno oltre 100 mila persone scappano all’estero

Dal 2015 l'Italia è entrata in una fase di declino demografico. Anche nel 2017 il trend è stato confermato

Dal 2015 il nostro Paese è entrato in una fase di declino demografico. Anche nel 2017, come nei due anni precedenti, il consistente saldo naturale negativo, unito a un saldo migratorio positivo ma più contenuto rispetto al passato decennio, ha portato al decremento della popolazione.

E’ quanto emerge dal Report dell’Istat, secondo cui al 31 dicembre risiedono in Italia 60.483.973 persone, di cui più di 5 milioni di cittadinanza straniera, pari all’8,5% dei residenti a livello nazionale (10,7% al Centro-nord, 4,2% nel Mezzogiorno).

Complessivamente nel 2017 la popolazione diminuisce di 105.472 unità rispetto all’anno precedente. Il calo complessivo è determinato dalla flessione della popolazione di cittadinanza italiana (202.884 residenti in meno), mentre la popolazione straniera aumenta di 97.412 unità. Il movimento naturale della popolazione ha registrato un saldo (nati meno morti) negativo per quasi 200 mila unità. Il saldo naturale è positivo per i cittadini stranieri (quasi 61 mila unità), mentre per i residenti italiani il deficit è molto ampio e pari a 251.537 unità.

Continua il calo delle nascite in atto dal 2008. Per il terzo anno consecutivo i nati sono meno di mezzo milione (458.151, -15 mila sul 2016), di cui 68 mila stranieri (14,8% del totale), anch’essi in diminuzione. I decessi sono stati quasi 650 mila, circa 34 mila in più rispetto al 2016, proseguendo il generale trend di crescita rilevato negli anni precedenti dovuto all’invecchiamento della popolazione.

Il movimento migratorio con l’estero fa registrare un saldo positivo di circa 188 mila unità, in lieve aumento rispetto all’anno precedente. Gli iscritti in anagrafe provenienti da un Paese estero sono stati oltre 343 mila nel 2017 (cittadini stranieri nell’87,7% dei casi). Gli italiani che rientrano dopo un periodo di emigrazione all’estero sono oltre 42 mila, in crescita rispetto al 2016 di oltre 4 mila unità.

Hanno lasciato il nostro Paese nel 2017 circa 155 mila persone (di cui quasi 115 mila di cittadinanza italiana), con una flessione di quasi 2 mila unità rispetto al 2016, relativa all’emigrazione di cittadini stranieri, mentre è stabile il numero di emigrati italiani. Tra questi è in continuo aumento il numero di italiani nati all’estero: più di 27 mila nel 2016 e circa 32 mila nel 2017 (dato provvisorio). Si tratta prevalentemente di cittadini di origine straniera che emigrano in un Paese terzo o fanno rientro nel Paese d’origine dopo aver trascorso un periodo in Italia ed aver acquisito la cittadinanza italiana. Se a questi si sommano anche i figli nati in Italia che emigrano con il nucleo familiare, si raggiungono circa 44 mila persone. In Italia risiedono persone di circa 200 nazionalità: nella metà dei casi si tratta di cittadini europei (oltre 2,6 milioni). La cittadinanza più rappresentata è quella rumena (23,1%) seguita da quella albanese (8,6%).
(ITALPRESS)