Terminati i Bollini, stop a 70 milioni di farmaci. Il Poligrafico resta senza carta per stampare. Per la Lorenzin va tutto bene

Settanta milioni di scatole di medicianali non consegnati alle farmacie perchè il Poligrafico dello Stato ha finito la carta dei bollini. L’incredibile vicenda che ha rischiato di lasciare senza farmaci migliaia di malati arriva in Parlamento e per fortuna questa volta il peggio si è evitato. Ma il campanello d’allarme resta, tant’è vero che il responsabile Sanità del Pd, il deputato Federico Gelli, si è detto soddisfatto a metà della risposta data dal ministero della Salute guidato da Beatrice Lorenzin.

CAMPANELLO D’ALLARME
“La quasi totalità dei ritardi registrati – ha detto il ministero – verrà riassorbita ma in nessuna farmacia si sono registrati casi di carenza. Ad oggi l’Istituto Poligrafico dello Stato sta monitorando in accordo con le aziende farmaceutiche, le eventuali situazioni di carenza di carta presso gli etichettifici”. Tutto bene dunque? Niente affatto. L’Istituto Poligrafico dello Stato, incaricato per legge di fornire i contrassegni, che non è in grado di stampare i bollini da applicare sui medicinali prima della vendita, svela una grande fragilità sia del sistema che dei relativi controlli. Quella del Governo è dunque “una risposta che lascia soddisfatti a metà – ha commentato Gelli – perché anche se per ora non ci sono ripercussioni sui pazienti, servono le stesse certezze per quanto riguarda le conseguenze verso le aziende farmaceutiche e i tempi di adeguamento degli impianti per permettere all’Istituto Poligrafico di non incorrere più in questo tipo di ritardi”. La presenza dei bollini farmaceutici – va ricordato – rappresenta un elemento di grandissima importanza nella lotta alla contraffazione e per la tutela della salute.