La lotta al terrorismo o è globale o è destinata a essere perdente

di Ranieri Razzante*

La disomogeneità delle normative nazionali nelle materie concernenti l’attività investigativa rappresenta un problema particolarmente rilevante che, a cascata, si ripercuote sull’intero sistema di sicurezza. Non è possibile avere legislazioni così diverse relative ad una minaccia tanto globale e priva di confini. Sarebbe dunque auspicabile innanzitutto una armonizzazione delle legislazioni nazionali in materia di contrasto al terrorismo; conseguentemente la creazione di una procura europea antiterrorismo; e infine l’implementazione dei database informativi condivisi da parte delle forze di polizia e dei servizi di informazione europei. Il terrorismo si vince se si è uniti. L’impostazione “Westfaliana” non rappresenta la soluzione ad un fenomeno così penetrato ormai nel tessuto sociale europeo, tanto da riuscire a muoversi indisturbato anche con il massimo dispiegamento di mezzi e forze di polizia. L’information sharing è uno degli aspetti che va riapprocciato e rimodulato sulla base delle incombenze attuali. E qui l’Italia può essere un esempio da seguire. Il riferimento è, in particolare, al CASA (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo), un tavolo di discussione al quale siedono i rappresentanti delle diverse forze di polizia e dei servizi e nel quale vengono condivise e messe a sistema le informazioni acquisite dai vari partecipanti. La creazione di un simile organismo a livello europeo potrebbe contribuire a innalzare la consapevolezza della minaccia ed evitare che accadano altri eventi come quelli di ieri. Il tutto però calato all’interno di una cornice politica e legislativa unitaria finalizzata al raggiungimento di un end state comune. Non mi pare che alle intenzioni e ai proclami, sovente posteriori ai fatti tragici degli ultimi periodi, siano seguiti atti concreti in quella direzione. Da ultimo, è bene ricordare che non bisogna fare troppe elucubrazioni para-giuridiche su diritti, libertà, doveri. Per i terroristi le garanzie democratiche vanno sospese. Difficile non essere d’accordo.

* Direttore Osservatorio
sul finanziamento del terrorismo