Torrente killer. Il Raganello in piena travolge un gruppo di escursionisti: ci sono 10 vittime. Ritrovati i tre dispersi

E' di 10 morti il provvisiorio bilancio della tragedia avvenuta ieri pomeriggio nella zona di Civita a causa dall'ondata di piena del torrente Raganello

E’ di dieci persone morte il provvisiorio bilancio della tragedia avvenuta ieri pomeriggio nella zona di Civita, in provincia di Cosenza, a causa dall’ondata di piena del torrente Raganello provocata dalle violente piogge. I corpi recuperati fino ad ora sono 9, mentre la decima persona figurava nell’elenco dei feriti ma è deceduta in ospedale. Si tratta di sei donne e 4 uomini. A rettificare il dato comunicato in precedenza è stata la protezione civile della Calabria spiegando che l’indicazione del numero di vittime fornita era sbagliata per “una sovrapposizione di informazioni nel corso della notte”. Ad essere stati travolti dalla piena non sono stati solo due gruppi di escursionisti, ma anche persone che avevano deciso di fare un bagno nel torrente. Una delle vittime, infatti, è stata rinvenuta in costume da bagno, senza alcuna attrezzatura di sicurezza tipica degli escursionisti.

Questo dato, sommato alla mancanza di controllo degli accessi nella zona, rende difficile quantificare con certezza il numero dei dispersi che sono almeno 3. Peraltro alcuni corpi sono stati trovati a diversi chilometri di distanza. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte. Sul posto operano vigili del fuoco e uomini del soccorso speleo fluviale e i carabinieri.  La Procura di Castrovillari ha aperto una inchiesta.

La prefettura di Cosenza ha messo a disposizione un numero telefonico per fornire informazioni ai familiari delle persone coinvolte nella tragedia. Il numero da contattare è 0984 8980651.

E’ di dieci persone morte il provvisiorio bilancio della tragedia avvenuta ieri pomeriggio nella zona di Civita, in provincia di Cosenza, a causa dall’ondata di piena del torrente Raganello provocata dalle violente piogge. Si tratta di sei donne e 4 uomini. A rettificare il dato comunicato in precedenza è stata la protezione civile della Calabria spiegando che l’indicazione del numero di vittime fornita era sbagliata per “una sovrapposizione di informazioni nel corso della notte”.  (ITALPRESS)