Tria non ci sta e replica all’opposizione: “La manovra scritta dal governo, Bruxelles controlla i conti. Mai pensato realmente alle dimissioni. Rimetterà in moto l’economia”

Il ministro Tria dopo il via libera di Bruxelles alla manovra

“Sì, sono contento ovviamente, ma la soddisfazione è di tutto il Governo”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, commenta il via libera di Bruxelles alla manovra a margine dell’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell’Aula del Senato.

“La manovra – ha aggiunto Tria rispondendo all’opposizione – l’abbiamo scritta noi, il Governo. L’Unione europea controlla i conti”. Reddito di cittadinanza e pensioni (quota 100), ha garantito il ministro dell’Economia, “partiranno il primo di aprile”. “Penso che l’economia si è messa in moto” e per il 2019 “mi aspetto una crescita possibile superiore a quella stimata” dell’1%.

Tria ha poi aggiunto di non aver “mai pensato realmente alle dimissioni e ora ho dimostrato che non c’era motivo di dimettermi”. “Se avessi lasciato nei momenti di maggior difficoltà – ha aggiunto il ministro – sarebbe stato incoerente e irresponsabile e non c’era motivo di dimettersi”.

Alla domanda se si prospetta per l’Italia il rischio di una recessione, Tria, parlando a Porta a Porta, ha aggiunto “speriamo di evitarla”. “Le ultime informazioni danno un miglioramento – ha detto il ministro dell’Economia – sono meno pessimistiche, molto dipende dallo scenario internazionale e dai mercati, dalla caduta dello spread e da questo senso di paura che ci perseguitava all’inizio di questo governo”.

“Ci aspettiamo con la nuova manovra di rimettere in moto l’economia – ha concluso Tria -, cadranno i tassi di interesse e lo spread e prevediamo di recuperare circa 2 miliardi di euro dagli interessi”.