Troppi misteri su Pantani. Legali pronti a riaprire il caso. I sospetti puntano sull’entourage del ciclista

La famiglia del campione chiede una nuova inchiesta. I lividi sul viso confermano la pista del delitto

Gli assassini di Marco Pantani sin dalla sera prima erano nello stesso albergo in cui il ciclista è stato trovato morto. Ne è convinta l’avvocato Sabrina Rondinelli, nuovo legale della famiglia, che i primi di novembre presenterà un’istanza di riapertura delle indagini sulla morte del Pirata. Da alcuni mesi, la penalista del foro di Catanzaro è al lavoro assieme a un’equipe di esperti e consulenti medico-legali. E sono diverse le stranezze su cui si sta concentrando tra le quali anche il ruolo che la Camorra potrebbe avere in questa storia. Infatti il 5 giugno 1999, il penultimo giorno del Giro d’Italia, il sangue nelle provette sarebbe stato alterato.

Renato Vallanzasca raccontò che la Camorra minacciò un medico per alterare i test perché il campione era nel mirino. L’avvocato chiederà quindi anche alla Dda di aprire un fascicolo su questa vicenda perché per lei la fine di Pantani iniziò già nel 1999, solo quella fisica avvenne nel 2004. E non furono eseguiti accertamenti tecnici da collegare a un omicidio volontario. “Ma da quello che ho potuto vedere – ha spiegato il legale – i rilievi autoptici e ambientali escludono l’ipotesi del suicidio”. La morte del ciclista è da sempre avvolta nel mistero e dal punto di vista giudiziario è stata una vicenda complessa. Nel settembre del 2017 la Corte di Cassazione ha definitivamente archiviato le indagini cancellando l’ipotesi di omicidio. Perché per il gip gli indizi a disposizione portavano alla conclusione che il ciclista si trovasse da solo nella stanza del residence “Le Rose” di Rimini e che era impossibile che qualcuno fosse riuscito a entrare. Esattamente il contrario di quello che sostiene l’avvocato Rondinelli, che ha riscontrato tante stranezze, come il fatto che in quella stanza fosse tutto smontato, persino il lavandino. Dopo un accurato studio, è riuscita a scovare alcuni elementi nuovi.

PARTICOLARI INEDITI – Nello specifico, ai giudici chiederà di indagare sulla persona che qualche giorno prima del ritrovamento del cadavere del ciclista, convinse i suoi genitori a partire per una breve vacanza all’estero. Il legale, al momento, non può svelarne l’identità perché, in caso di riapertura del caso, potrebbe essere questo un dato importante. Ai coniugi Pantani furono recapitati i biglietti per questo viaggio e a loro venne riferito che erano un regalo del figlio. Così, partirono ma dopo qualche giorno rientrarono perché informati della morte di Marco. Rondinelli chiederà di ascoltare questa persona, di indagare pure su tutte quelle più vicine al ciclista e di riesumare il cadavere. Perché da alcune immagini che adesso ha potuto visionare, non se la sente di escludere che Pantani prima di essere ucciso sia stato pestato. Troppi lividi sul volto. Questo e altri elementi nuovi saranno contenuti nella richiesta di riapertura delle indagini. Da 14 anni i genitori del Pirata lottano per conoscere la verità perché sono stati sempre convinti che la vera storia non è quella che è venuta fuori e che troppi elementi non sono stati presi in considerazione.