Trovato l’accordo sulla giustizia. La riforma della prescrizione entrerà in vigore da gennaio. Intesa anche sulle intercettazioni. Ma è strappo con i renziani

Trovato l’accordo sulla giustizia. La riforma della prescrizione entrerà in vigore da gennaio. Intesa anche sulle intercettazioni. Ma è strappo con i renziani

La riforma della prescrizione entrerà in vigore come previsto dall’1° gennaio prossimo, e subito dopo le feste natalizie la maggioranza si riunirà con l’obiettivo di accelerare sugli interventi per accorciare la durata dei processi. Questo l’esito del lungo vertice sulla giustizia che si è tenuto a Palazzo Chigi e che si è concluso intorno all’una della scorsa notte. Intesa anche sulle intercettazioni, è stata trovata la quadra su un testo che dovrebbe approdare domani al Consiglio dei Ministri che avrà sul tavolo il decreto Milleproroghe. E’ probabile un rinvio all’1° marzo dell’entrata in vigore della riforma delle intercettazioni, per dare tempo al Governo di fare le modifiche concordate nel vertice.

Dal premier Giuseppe Conte nessun commento sull’esito della riunione, ma da un post su Facebook trapela soddisfazione. “Dopo una giornata fitta di impegni, cena natalizia con tutti i ministri”, scrive il presidente del Consiglio, pubblicando una foto con la compagine di governo sorridente a tavola. “Sono orgoglioso del fatto che dall’1 gennaio entrerà in vigore la riforma della prescrizione”, ha detto il ministro della giustizia Alfonso Bonafede dopo il vertice.

“Sono consapevole delle divergenze che ci sono – ha aggiunto il guardasigilli -, e per l’8 gennaio ho dato la disponibilità e ho fissato un incontro con la maggioranza per accelerare i tempi del processo, lì verranno prese in considerazione tutte le proposte delle forze politiche della maggioranza. Non ci sarà nessuna preclusione”. Le divergenze a cui fa riferimento Bonafede hanno a che fare non solo con le posizioni del Pd sulla prescrizione, ma soprattutto con quelle di Italia Viva.

Ieri sera, a vertice ancora in corso, fonti del partito guidato da Matteo Renzi sottolineavano come “sia inutile rivedersi il 7 gennaio, quando la prescrizione sarà già entrata in vigore”. Italia Viva chiedeva di affrontare “il tema della prescrizione con la stessa urgenza con cui è stato affrontato quello delle intercettazioni. Se si può inserire nel dl Proroghe una norma sulle intercettazioni allora e’ possibile ottenerla anche per bloccare la decorrenza dei termini della prescrizione”.