Tsipras chiede aiuto a Renzi. Spiragli sul debito greco. Merkel e Bce dicono no a nuovi aiuti per Atene. Ma le Borse scommettono su un accordo

L’hai promesso. Alexis Tsipras ha salutato così Matteo Renzi che gli regalava la cravatta da mettere il giorno in cui la Grecia uscirà dalla terribile crisi in cui si trova. La promessa è quella di aiutare Atene a trovare un compromesso accettabile con l’Europa. Soluzione non facile visto che i greci non potranno mai pagare il debito accumulato negli ultimi anni, mentre la Merkel (e a cascata la Commissione, la Banca Centrale e il Fondo monetario internazionale) non sembrano minimamente disponibili a rinegoziare le condizioni capestro imposte al paese ellenico.

VERTICE A BERLINO
Il nodo da sciogliere non è quindi il sostegno più o meno di facciata che il leader di Syriza sta raccogliendo nel suo tour per le capitali del vecchio continente ma convincere i tedeschi. Per questo il singolare (e non solo per l’abbigliamento sempre informale) ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, vedrà domani a Berlino il ministero delle Finanze Wolfgang Schaeuble. Atene entra nella tana del lupo. E uscirne con qualcosa in mano non sarà facile. “Io sono entrato in politica solo tre settimane fa – ha detto Varoufakis – perciò resto ottimista sulla possibilità di un accordo”. E per preparasi al match che conta, oggi il ministro greco sarà a Francoforte per fare una visita al presidente della Bce, Mario Draghi. Nel frattempo Tsipras a Roma cerca di raccogliere l’appoggio di tutti quei leader che solo pochi giorni fa facevano a gara nel salire sul suo carro di stravincitore delle elezioni greche. Una folla che in parte si è già defilata, a cominciare dallo stesso Renzi che non ha lesinato i complimenti e gli auguri, ma che in caso di rottura totale tra Atene e Berlino difficilmente potrebbe prendere le distanze dalla Merkel.

IL COMPROMESSO
Intanto i mercati continuano a scommettere su una composizione della questione, magari attraverso formule che mutino il nome della Troika per lasciare però nella sostanza le cose come stanno: Atene respirerà un po’ senza però abbandonare le politiche del rigore imposte per accedere ai prestiti. Per questo motivo ieri la Borsa greca ha registrato un altro balzo, recuperando un altro po’ dell’immenso valore perduto nelle scorse settimane. I creditori europei non devono avere paura, ha detto Tsipras al termine del colloquio con Renzi e a fine giornata la piazza finanziaria ellenica ha guadagnato l’11,2%. Un rimbalzo che ha spinto tutti i listini europei.