Turchia, il mar Egeo risucchia sei bambini afghani. E sul fronte immigrazione l’Italia finisce nel mirino dell’Ue per errori nel prelievo delle impronte digitali

Sei bambini afghani hanno perso la vita in una traversata della disperazione. La tragedia al largo della Turchia in un naufragio nel mar Egeo. Ci sarebbe anche un neonato tra le sei piccole vittime. Del barcone carico di migranti si sono perse le tracce anche di altre due persone, mentre in cinque sono stati salvati. Nelle stesse ore è stato ritrovato il corpo senza vita di una bambina di cinque anni su una spiaggia turca.

ITALIA NEL MIRINO – Il nostro Paese rischia l’apertura di una procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea per presunte inadempienze nella registrazione e nell’identificazione dei migranti arrivati sul proprio territorio. Il sistema avrebbe registrato delle pecche nel prelievo delle impronte digitali. Per queste ragioni sarebbe al vaglio una lettera di messa in mora, primo passo della procedura di infrazione, per la mancata corrette nell’applicazione del regolamento 604 del 2013, che “stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un Paese terzo o da un apolide”.