Tutti i nodi delle Regioni che imbarazzano Renzi. Il segretario indebolito da inchieste, arresti e veleni di numerosi Dem locali

I problemi più grandi per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, arrivano tutti dalla Regioni. Quei territori a guida Dem dove indagini, impresentabili o semplicemente veleni tra gli esponenti locali stanno affossando sempre più l’immagine del Partito democratico. E sono davvero poche le Regioni che si salvano. Negli ultimi giorni sono molti i nodi venuti al pettine. L’ultimo caso arriva dalla Sicilia dove il governo regionale di centrosinistra guidato da Crocetta sta perdendo un pezzo dopo l’altro. Nelle prossime ore dovrebbero arrivare le dimissioni della responsabile della Salute della Regione, Lucia Borsellino. E sarebbe il terzo assessore in pochi giorni che lascia il governo di Crocetta.

FIRME IN PIEMONTE
Le acque agitate in casa Partito democratico scorrono anche attraverso il Piemonte. dove sulla graticola è finito il governatore dem, Sergio Chiamparino. Un’attesa di un’altra settimana, fino al 9 luglio, quando il Tar si pronuncerà sulla questione firme. La faccenda riguarda l’autenticazione per le firme delle liste: chi doveva farlo, a quanto pare, non era presente. Alcuni sottoscrittori avrebbero di non riconoscere alcun pubblico ufficiale e qualche pubblico ufficiale stesso avrebbe riconosciuto di non essere presente, tanto da riconoscere la propria firma sotto i moduli. Firme che quindi non sarebbero delle persone indicate.

LE ALTRE REGIONI
C’è il caso De Luca in Campania. Il governatore dem, appena eletto, è stato sospeso in virtù della legge Severino e col segretario dem stanno volando gli stracci. In tutto ciò la Regione resta nel caos più totale. Brutta aria anche in Calabria dove il presidente della Regione, il Pd Mario Oliverio (non indagato), è finito nel mirino dopo l’inchiesta che ha travolto tutta la sua Giunta. Indagini recenti anche in Molise dove l’assessore del Pd (sospeso ora dal partito), Massimiliano Scarabeo, è stato arrestato nei giorni scorsi. Insomma non proprio l’ideale per il segretario del Pd che sta vivendo ora il suo momento peggiore da quando è arrivato al Nazareno.

CAPITALE DEI VELENI
Altro capitolo caldissimo è quello di Roma dove il sindaco, Ignazio Marino, sta provando a resistere fino all’ultimo sotto l’attacco dell’inchiesta Mafia Capitale che ha fatto saltare moltissimi esponenti a lui vicini. Marino è diventato la vera opposizione, e non solo interna al Pd, al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che già ha inviato al primo cittadino la richiesta di sfratto.