Tutti in cravatta a Taormina. I maxi regali dopo il G7: 125mila euro per i foulard, 84mila per gadget e penne

Tutti incravattati a Taormina. Le maxi spese dopo il G7 tra foulard, agende, gadget. E portarifiuti antiterrorismo

Foulard e cravatte. Con tanto di logo della presidenza del Consiglio. Ci ha pensato direttamente Paolo Gentiloni a consegnare i regali alle personalità istituzionali e delegati al seguito, che lo scorso maggio si sono ritrovati a Taormina in occasione delle riunioni del G7. Costo del cadeau: “appena” 125mila euro. Giusto per non fare brutta figura. Ma è solo una delle tante spese pazze affrontate da Palazzo Chigi – ora tramite la struttura commissariale creata ad hoc, ora tramite la “Delegazione per l’organizzazione della Presidenza italiana del Gruppo dei Paesi più industrializzati” – e rese note in questi giorni. Accanto a foulard e cravatte, infatti, troviamo di tutto. Specie in fatto di regali. Tra le altre cose, per dire, il Governo ha pensato bene anche di consegnare in dono un volume in cui si insiste sulla bellezza (indubitabile) di Taormina e sull’importanza (dubitabile) di eventi internazionali come quello del G7. Altro omaggio, altro giro di cassa: 40mila euro.

Internet e carta – Accanto ai regali, però, l’organizzazione ha dovuto affrontare anche altri esborsi. Di ogni tipo. Come, ad esempio, il sito creato per l’occasione (www.g7italy.it), che ci è costato circa 84mila euro. Importanti (e inevitabili) sono state, ancora, pure le relative alla sicurezza. E così, tra le altre cose, abbiamo sborsato 10mila euro per “cestini portarifiuti antiterrorismo”. Non si sa mai. Non potevano poi mancare i più disparati gadget: vista la gravosa esigenza di non farsi scappare nessuna delle importanti dichiarazioni dei partecipanti, altri 10mila euro sono stati spesi per fornire ospiti e giornalisti di 960 cartelline e block notes, 500 penne e 500 shopper bag. Senza dimenticare le matite “Perpetua” (con stampa tampografica ad un colore): una maxi-consegna da 10mila unità, costata circa 20mila euro. Peccato, però, che questa montagna di carta, matite e penne non sia bastata. Per essere proprio sicuri che nessuno perdesse nemmeno una parola pronunciata dai 7 leader mondiali, la presidenza del Consiglio ha pensato bene di confezionare un altro bando di gara per la fornitura di 10mila “Welkome Kit completi”, altre 10mila shopper bag, più 6mila block notes e altrettante penne. Costo dell’appalto: circa 85mila euro. Tutto, ovviamente, con logo personalizzato della presidenza del Consiglio.  A imperituro ricordo.

Ancora tu – E poi c’è tutto il capitolo dei lavori infrastrutturali, enormemente ridimensionato rispetto agli annunci iniziali. Come si ricorderà, venuta meno l’ipotesi di cui aveva parlato l’allora premier Matteo Renzi di realizzare per l’occasione a Taormina un secondo eliporto e un nuovo belvedere per la Villa Comunale, i lavori concretamente portati avanti sono stati, nella maggior parte dei casi,  soltanto superficiali: “nuova segnaletica orizzontale” e “sostituzione”, ma solo parziale, “della segnaletica verticale”. Tutto qui. Speriamo, insomma, che Trump & co. non si siano accorti di nulla. E speriamo, soprattutto, che pure la delegazione dei ministri che si occupano di Pari Opportunità non si accorga di nulla. Perché anche loro si vedranno a Taormina, il prossimo 15 e 16 novembre. Siamo certi che tutto andrà per il meglio. Mal che vada, poi, ci sono sempre foulard e cravatte.

Tw: @CarmineGazzanni