Ultime nomine, tra lobby e amicizie politiche. In Sogesid piazzato un uomo della Compagnia delle opere

Nomine di Stato, solito epilogo tra lobby e parentele politiche. In Sogesid un uomo della Compagnia delle opere, al Poligrafico ecco i pluripoltronati

di Stefano Sansonetti

Un epilogo all’insegna delle solite logiche. In questi ultimi giorni, con le vacanze a tenere lontana l’attenzione, il ministero dell’economia ha completato la composizione dei consigli di amministrazione delle società partecipate non quotate. Un iter che si è rivelato più lungo del previsto, a dimostrazione degli appetiti contrastanti che aveva scatenato. Così, in perfetto stile “Prima Repubblica”, le ultime nomine sono state contraddistinte dalla vittoria di lobby, amicizie e parentele politiche. Ultimo caso, passato del tutto inosservato, è quello della Sogesid, società del Tesoro che si occupa di recupero e bonifiche ambientali. Il posto di presidente e Ad, che era occupato dal casiniano Marco Staderini, è stato assegnato a Enrico Biscaglia. Di chi si tratta? Molto semplice, parliamo dell’ex direttore della Compagnia delle Opere.

I profili – In pratica Biscaglia, che vantava una precedente esperienza da direttore generale del Comune di Bologna, è stato ai vertici del braccio economico di Comunione e Liberazione dal 2004 al 2015. Insomma, una lobby che alla fine è riuscita a piazzare un suo uomo. Sempre nei giorni scorsi, e sempre senza particolari riflettori puntati addosso, il dicastero guidato da Pier Carlo Padoan ha provveduto a designare il vertice del Poligrafico. Questa, in buona sostanza, è l’unica società in cui presidente e Ad sono stati confermati, nelle persone rispettivamente di Domenico Tudini e Paolo Aielli. Il punto è che da quando erano stati nominati, nel corso del 2014, sono cambiate alcune cose, non proprio irrilevanti. Si dà infatti il caso che Tudini, dal 2016, abbia scalato le gerarchie di Infratel Italia diventandone Ad, carica ricoperta tutt’ora. Infratel Italia, controllata da Invitalia, è una società che sta svolgendo un compito a dir poco importante: la gestione delle gare multimiliardarie per l’introduzione della banda ultralarga nelle cosiddette aree bianche del Paese, quelle a fallimento di mercato. Dopo la conferma, quindi, su Tudini continuano a concentrarsi due ruoli pubblici di rilievo. Anche nel futuro del Poligrafico, infatti, c’è un obiettivo impegnativo: lo sviluppo della carta d’identità elettronica, inseguita da anni. Altre novità dell’ultima ora sono arrivate per Sogei, la società informatica del Mef che gestisce l’anagrafe tributaria. Qui, fino a pochi giorni fa, aveva mantenuto il ruolo di Ad Cristiano Cannarsa, nonostante da un mese fosse stato nominato Ad della Consip. Dopo qualche tentennamento, il Mef ha indicato come nuovo Ad della Sogei uno stretto collaboratore di Cannarsa, Andrea Quavici, già responsabile Organizzazione, Personale e Finanza della società pubblica, il quale resterà in carica fino all’anno prossimo (cioè fino alla naturale scadenza del Consiglio). Una sorta di “traghettatore”, quindi, che in un certo senso avvalora l’ipotesi, svelata per prima da La Notizia, di un tentativo di fusione di Consip e Sogei. Si vedrà.

Le altre mosse – A qualche tempo prima, invece, risalgono i rinnovi di un’altra società del Tesoro, ovvero Ram (Rete Autostrade Mediterranee), in realtà attiva come veicolo in house del ministero delle infrastrutture per sviluppare le reti di trasporti marittimo. In questo caso presidente e Ad era l’alfaniano Antonio Cancian. Al suo posto, nel ruolo di amministratore unico, è stato nominato Ennio Cascetta. Professore universitario a Napoli di pianificazione dei sistemi di trasporto, Cascetta è stato dal 2000 al 2010 assessore della giunta regionale campana guidata da Antonio Bassolino. Con Graziano Delrio, invece, ha rivestito al Ministero l’incarico di Coordinatore della struttura tecnica di missione per lo sviluppo delle infrastrutture. Anche qui, però, parliamo di un pluripoltronato. Si dà infatti il caso che da luglio 2017 Cascetta sia anche presidente di Metropolitana di Napoli, la società concessionaria del Comune di Napoli per la costruzione della linea1 della metropolitana. Per giunta si tratta di una società privata, costituita all’epoca da Astaldi, Pizzarotti, Salini, Itinera e Vianini Lavori (gruppo Caltagirone). Insomma, per Cascetta un cumulo di poltrone pubbliche e private.