Un tavolo delle bugie per Roma. Così Gasparri riparte contro la Raggi. Il senatore elenca tutte le criticità della Capitale. Pacetti (M5S) gli risponde: guai fatti anche dalla destra

Non è chiaro se Maurizio Gasparri voglia davvero candidarsi o no come sindaco di Roma. Il suo nome per la corsa in Campidoglio si fa da tempo, ma lui ha sempre negato, anche se il fiato tenuto perennemente sul collo di Virginia Raggi lascia più di qualche sospetto sulle sue reali intenzioni. Di sicuro, negli ultimi tempi questa attenzione sul Comune è aumentata, e oltre ai soliti attacchi verso ogni iniziativa dell’amministrazione pentastellata, il senatore praticamente a vita (tra Montecitorio e Palazzo Madama sta nel Palazzo dal 1992) adesso è arrivato a proporre un Tavolo delle idee per disegnare la sua idea di futuro della Capitale. Una proposta sulla quale nel Movimento Cinque Stelle era impossibile non ironizzare, viste le coindizioni in cui le giunte di di destra e di sinistra hanno ridotto la città, permettendo l’accumulo di enormi debiti e un livello dei servizi difficile da migliorare nei pochi anni dell’attuale consiliatura.

REPLICA FIN TROPPO FACILE. A spiegare tutto questo all’ex ministro di Berlusconi è stato il consigliere M5S Giuliano Pacetti. “Altro che Tavolo delle Idee! – ha scritto su facebook – Quello che Maurizio Gasparri inaugura per Roma è un vero e proprio Tavolo delle Bugie. Per l’onorevole Gasparri, ad esempio, le reti di acqua e le fognature incomplete sarebbero colpa della Raggi. Certo i problemi che lui elenca in alcuni casi ci sono. Gasparri però dimentica di dire che ci sono da decenni e che noi siamo stati i primi a risolverli”.

“Gasparri – aggiunge ancora l’esponente M5S – lo sa quant’era la dispersione idrica delle reti prima del nostro arrivo? E di quanto si è ridotta? No? Glielo diciamo noi: più del 10%. E per Gasparri abbiamo un’altra ottima notizia: in via di Tor Vergata ad agosto è partito un piano di manutenzione straordinaria in cui sono inserite 32 nuove caditoie per un tratto di strada che non le ha mai avute. Prima non c’erano. Non le avevano nemmeno pensate. Adesso, con il M5s ci sono”. Pacetti a questo punto è un fiume in piena e sempre nello stesso post sui social comincia a replicare a Gasparri in forma diretta.

BALLE A RAFFICA. “Vuoi parlare di scarsa illuminazione pubblica? Ti faccio un altro piccolo esempio: via di Pomigliano d’Arco nel VI Municipio è stata illuminata per la prima volta dopo 40 anni. Hai capito bene Maurizio, 40 anni. Rispedisco le accuse al mittente e ti chiedo: in questi ultimi 40 anni per quanti anni la destra ha amministrato la città? E non hanno saputo metterle due luci? Parliamo di una strada che era completamente al buio. Dulcis in fundo il trasporto pubblico. Ormai lo sanno anche le pietre che abbiamo salvato Atac dal fallimento, tutelato i lavoratori e investito in una nuova flotta. Saranno più di 700 gli autobus nuovi dell’amministrazione Raggi entro il prossimo anno. Ne sono arrivati 72 proprio adesso. Il fantasioso elenco di colpe della Raggi di Gasparri – conclude quindi Pacetti – è la conferma che siamo sulla strada giusta. Siamo stati così bravi che non sanno nemmeno come attaccarci”.

Di certo a destra come a sinistra le idee su Roma sono confuse. Mentre è certo che la Raggi si ricandida, il Pd per voce di Zingaretti vuole correre da solo, e pertanto si fanno i nomi della Cirinnà, Caudo, Tagliavanti e altri, mentre dall’altra parte del panorama politico Salvini ha invaso la città di manifesti, insediando un’area che toccherebbe al partito della Meloni. E qui, nonostante a sentire Gasparri la Ragggi è già battuta, c’è tutt’altro che la fila. Segno che al di là dei proclami sanno che non sarà facile batterla.