Una poltrona d’oro per il capo ufficio stampa della Camera. Una settimana di tempo per candidarsi. Ma i criteri di scelta non sono affatto chiari

di Clemente Pistilli

La Camera dei deputati ha bisogno di un capo ufficio stampa. La presidente Laura Boldrini sembra molto preoccupata della comunicazione, l’incarico di Giuseppe Leone, scelto da Gianfranco Fini, scade a fine anno, e serve un sostituto, ma occorre fare in fretta. Il Comitato per la comunicazione e l’informazione esterna della Camera dei deputati, presieduto dall’onorevole Roberto Giachetti, ha messo un avviso sul sito internet di Montecitorio e chi vuole candidarsi ha una settimana di tempo.

Avviso via internet
Nell’invito agli aspiranti capi della comunicazione parlamentare è stato specificato che l’iniziativa rientra “nell’esigenza di potenziare le attività di comunicazione istituzionale”, “al fine di realizzare un sempre più stretto raccordo con i cittadini e l’opinione pubblica”. Come? Integrando il sito con la web-tv, YouTube, il canale satellitare e i nuovi strumenti basati sulle tecnologie digitali. L’inizio dell’attività del nuovo responsabile dell’ufficio è previsto per gennaio e quanti ambiscono a quel ruolo dovranno inviarre il loro curriculum, entro il prossimo 20 novembre, all’indirizzo di posta elettronica responsabilecomunicazione@camera.it I requisiti richiesti sono quelli di essere giornalisti professionisti e di essere in possesso di “comprovata esperienza nel settore della comunicazione e di una conoscenza specifica dei new media e dei social media”. Evidenziato infine che è previsto un contratto di collaborazione a tempo determinato di durata biennale e rinnovabile.

Selezione senza regole
Un po’ poco per avere un quadro esatto su chi andrà a scegliere il super giornalista, quando, con che criteri e con quale retribuzione. La Notizia ha provato a chiedere lumi all’ufficio stampa di Montecitorio. “Non abbiamo altre informazioni oltre a quelle riportarte sull’avviso inserito sul sito internet. Va inviato il curriculum e devono essere segnalate le esperienze passate. Altro non sappiamo”, ci siamo sentiti rispondere. Poche risposte e poco tempo per i candidati. Per la Camera l’importante è il risultato e sicuramente non è un caso che in bilancio, dopo i tagli disposti, il settore comunicazione e informazione abbia un segno positivo. Il posto offerto di sicuro non è male, visto che ci risulta verrà fatto un contratto uguale a quello dell’attuale responsabile dell’ufficio: circa 170 mila euro lordi l’anno e 6.500 euro netti al mese. Ruolo di indubbio prestigio, con oltre 30 persone alle proprie dipendenze e rapporti con tutti gli uffici del Parlamento.

La rosa dei tre
Un quadro un po’ più chiaro lo fornisce Giachetti, vicepresidente della Camera, che onora il suo passato radicale con l’arma non violenta del digiuno per protestare contro il Porcellum. “Stiamo cercando – specifica l’esponente del Partito democratico – di far evolvere il settore della comunicazione, per rendere l’attività maggiormente permeabile all’esterno”. Ma come verrà fatta e da chi la selezione? “Saranno i membri dell’ufficio comunicazione a valutare i curricula. Si tratta di dieci-dodici persone, che rappresentano i diversi gruppi parlamentari. Verrà poi estratta una rosa composta da tre candidati, che verrà sottoposta all’ufficio di presidenza, dove verrà fatta la scelta”. Ultima parola dunque a Laura Boldrini. Ma i tre fortunati verranno scelti in base a quali criteri? “Dovranno dimostrare – afferma Giachetti – di avere esperienza nel campo della comunicazione e soprattutto in quella istituzionale”. Sembra proprio che il personale dipendente impegnato nel settore comunicazione di Montecitorio, composto da 24 persone, essendo gli altri nove solo collaboratori, non possa ricoprire l’incarico e che si debba fare ricorso a un esterno. A quest’ultimo, infine, per consentirgli un dialogo efficace con gli altri uffici, dovrà poi essere affiancato un amministrativo. Non resta che attendere e evedere su chi ricadrà la scelta della presidente Laura Boldrini.