Se questo è un mondo civile. Nel 2016 65,6 milioni in fuga da guerra e persecuzioni. Ogni 3 secondi una persona è costretta a scappare

Se questo è un mondo civile. I dati Unhcr: nel 2016 65,6 milioni in fuga da guerra e persecuzioni. Ogni 3 secondi una persona è costretta a scappare

Una cifra mostruosa. Alla fine del 2016 le persone in tutto al mondo costrette ad abbandonare le proprie case da guerre, violenze e persecuzioni erano 65,6 milioni, circa 300.000 in più rispetto all’anno precedente, ed “il livello più alto mai registrato”, afferma un rapporto pubblicato oggi dall’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.

“In media, nel mondo, una persona ogni 113 è costretta ad abbandonare la propria casa – vale a dire un numero maggiore del 21esimo Paese più popolato al mondo, la Gran Bretagna”, sottolinea ancora l’Unhcr. Ed il ritmo delle migrazioni forzate di persone che in precedenza non erano mai state costrette ad abbandonare le proprie case registra livelli molto alti: “nel mondo ogni 3 secondi una persona è costretta ad abbandonare la propria casa”.

Per l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, siamo di fronte ad una “una situazione inaccettabile da cui emerge sempre più chiaramente la necessità di solidarietà e di uno sforzo comune nel prevenire e risolvere le crisi, assicurandosi nel frattempo che rifugiati, sfollati interni e richiedenti asilo siano adeguatamente protetti”. “Dobbiamo fare di più per queste persone. In un mondo in conflitto, quello che serve sono determinazione e coraggio, non paura”, ha aggiunto.

Tra i dati che emergono nel Global Trends 2016,l’Unhcr sottolinea quello relativo alle migrazioni forzate di persone che in precedenza non erano mai state costrette ad abbandonare le proprie case e che rimane a livelli molto alti. “Nel 2016, sono stati 10,3 milioni i nuovi migranti forzati, circa due terzi di loro (6,9 milioni) sono fuggiti all’interno dei confini nazionali. Ciò significa che nel mondo ogni 3 secondi una persona è costretta ad abbandonare la propria casa. Allo stesso tempo, il numero più elevato di rifugiati e sfollati interni che sono ritornati a casa, insieme ad altre soluzioni come il reinsediamento in Paesi terzi, mostrano che, per alcuni, il 2016 ha portato prospettive di miglioramento della propria condizione, afferma ancora l’Unhcr in un comunicato. Circa 37 Paesi hanno ammesso un totale di 189.300 rifugiati ai propri programmi di reinsediamento. Circa mezzo milione di altri rifugiati hanno fatto ritorno nei loro Paesi di origine e circa 6,5 milioni di sfollati interni sono tornati nelle loro zone. L’Unhcr ricorda infine che in tutto il mondo, alla fine del 2016 l’84 % dei rifugiati si trovava in Paesi a basso o medio reddito, con una persona su tre (4,9 milioni) ospitata nei Paesi meno sviluppati.