Unioni Civili, Bagnasco guida la rivolta dei cattolici: “Il colpo finale sarà l’utero in affitto”. Orfini risponde: “Ora diritti per tutti”

Non si placa lo scontro tra i cattolici e la maggioranza di Governo "rea" di aver approvato la legge sulle Unioni Civili. Arriva l'affondo di Bagnasco

Il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, stronca la legge sulle Unioni Civili. Lo schiaffo alla legge approvata la scorsa settimana è arrivata nella relazione all’assemblea della Cei: “Una legge che sancisce di fatto una equiparazione al matrimonio e alla famiglia, anche se si afferma che sono cose diverse: in realtà, le differenze sono solo dei piccoli espedienti nominalisti, o degli artifici giuridici facilmente aggirabili, in attesa del colpo finale,così già si dice pubblicamente, compresa anche la pratica dell’utero in affitto, che sfrutta il corpo femminile profittando di condizioni di povertà”.

La risposta del Partito democratico non si è fatta attendere ed è arrivata direttamente dal presidente dem, Matteo Orfini ai microfoni di Radio Cusano Campus: “Non penso che dovere della politica sia polemizzare con Bagnasco. Quello che pensiamo sull’argomento lo abbiamo dimostrato votando la legge. La legge sulle unioni civili non è contro la famiglia, ma distribuisce diritti senza toglierli a nessuno. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa che viene dopo un dibattito estenuante. Non credo che questo sia in contraddizione con l’esigenza di fare politiche per le famiglie”.