Vaccini, il Senato approva il decreto. Molte modifiche rispetto al testo uscito dal Consiglio dei ministri. Vediamo cosa è cambiato

Il decreto sui vaccini passa l'esame del Senato con 171 Sì, 63 i no e 19 gli astenuti. Il provvedimento, in scadenza il 6 agosto, ora passa alla Camera

Il decreto sui vaccini passa l’esame del Senato con 171 Sì, 63 i no e 19 gli astenuti. Il provvedimento, in scadenza il 6 agosto, ora passa alla Camera. Sul provvedimento non è stata posta la fiducia. Il testo è stato modificato rispetto a quello originale approvato dal Consiglio dei ministri. Il via libera dell’Istituto superiore della sanità ha sbloccato la situazione riuscendo a mettere da parte anche le riserve sollevate dalla stessa ministra della Salute, Beatrice Lorenzin.

Varie le modifiche al provvedimento. In primis diventano dieci e non dodici i vaccini obbligatori per iscrivere i bambini a scuola. Le 10 vaccinazioni obbligatorie sono quelle contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella.

Sarà possibile prenotarli in farmacia ma non farli in farmacia. Sanzioni abbassati e nessuna minaccia alla patria potestà per chi non rispetta la norma. Inizialmente le multe andavano dai 500 ai 7.500 euro, nel nuovo testo 100 euro l’importo minimo, 500 euro quello massimo. Il testo approvato oggi in Senato prevede anche l’introduzione delle formulazioni monocomponenti per chi è già immunizzato.

Da 18 anni, ovvero dal 1999, non e’ previsto alcun obbligo di vaccinazione per potersi iscrivere a scuola. Confermata l’istituzione dell’anagrafe vaccinale e, grazie a un emendamento inserito alla fine, gli operatori scolastici, gli operatori socio sanitari e gli operatori sanitari potranno presentare una autocertificazione attestante la copertura dei vaccini.