Valducci, un incompatibile all’Authority dei Trasporti

di Stefano Sansonetti

L’ombra dell’incompatibilità si allunga su Mario Valducci, uno dei fondatori di Forza Italia nel ‘94, recentemente nominato membro dell’Authority per i trasporti. Peccato che l’ex deputato del Pdl, in base a quanto ricostruito da La Notizia, abbia alcuni incarichi in società private non proprio cumulabili con il ruolo di componente di un’Autorità indipendente. Dal 18 aprile del 2013, per esempio, Valducci è consigliere delegato di Onda Mobile Communication, una società che produce chiavette Usb, telefonini e tablet. In più è amministratore unico della A.S. Restructuring Advisors, una società di consulenza alle imprese, di cui detiene anche il 42,5% del capitale. Il fatto è che la normativa sulla costituenda Autorità sembrerebbe non ammettere incarichi come questi. Lo conferma un dossier che il Servizio studi della Camera (Dipartimento trasporti) ha messo a disposizione dei deputati. Riepilogando la normativa sul tema, i tecnici di Montecitorio scrivono, in tema di incompatibilità, che “i componenti dell’Autorità non possono esercitare, direttamente o indirettamente, alcuna attività professionale o di consulenza”. E “non possono essere amministratori o dipendenti di soggetti pubblici o privati”. Valducci, però, è sia amministratore di una società privata (Onda Communication) sia amministratore e azionista di una società privata di consulenza (A.S. Restructuring Advisors). Nonostante questo, il 31 luglio scorso la Commissione trasporti della Camera ha dato parere favorevole alla sua nomina all’interno dell’Authority insieme ad Andrea Camanzi e a Barbara Marinali.

Cosa è successo in Commissione
La Notizia ha chiesto conto a Valducci di questa situazione, ricevendo una risposta che più eloquente non si può: “Potete scrivere quello che vi pare, tanto ormai mi hanno dato l’incarico. Tra l’altro la società di consulenza di cui parlate non è attiva”. Di più dall’ex deputato non si riesce a ottenere. Qualche dettaglio interessante viene invece fornito da Lorenza Bonaccorsi (Pd), che in Commissione trasporti è stata relatrice della “pratica di nomina”. Alla domanda se Valducci abbia segnalato i suoi incarichi, la Bonaccorsi dice che effettivamente “risulta il ruolo di amministratore in Onda Communication”. E quello nella società di consulenza? “No, questo non risulta dal curriculum depositato”. Elemento, quest’ultimo, di non poco conto. Quanto alla posizione in Onda Communication, la Bonaccorsi chiarisce che in Commissione è stata sollevata la questione, di fronte alla quale “Valducci si è detto disponibile a lasciare l’incarico”. Il che vuol dire che l’ombra dell’incompatibilità è più che concreta, che la Camera lo sapeva, ma ha dato comunque il via libera. In Commissione erano presenti in 45. Per Valducci ci sono stati 34 sì e 11 no. Chi ha votato contro? La Bonaccorsi ammette: “Guardi, a opporsi è stato fondamentalmente il Movimento 5 Stelle”.