L’ultimo annuncio: pugno duro contro le mazzette

di Sergio Castelli

Che sia la volta buona per mettere davvero freno alla corruzione in Italia con provvedimenti esemplari lo scopriremo presto. Ma dagli annunci di queste ore il premier, Matteo Renzi, sembra davvero intenzionato a porre il freno. Perché ancora una volta è l’Italia a uscirne con le ossa rotte. “Provo una profonda amarezza”, ha affermato Renzi in conferenza stampa a Bruxelles, “ma ho piena fiducia nel lavoro della magistratura. Il problema sono i ladri non le regole: i politici corrotti andrebbero indagati per alto tradimento. Non è possibile che chi viene condannato per corruzione dopo 20 anni possa tornare ad occuparsi della cosa pubblica. La mia proposta è un daspo per politici e imprenditori implicati in vicende corruttive”. Anche la visione del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, non si ferma alle norme: “Occorre revocare un appalto laddove si individuino reati rischia di compromettere tutto il lavoro svolto per quella particolare manifestazione. Se uno ha vinto la gara d’appalto attraverso un’attività corruttiva”, ha sottolineato Cantone, “diventa paradossale che continui a giovarsene, nonostante lo abbia ottenuto in modo fraudolento”. Ma su un punto il presidente dell’Autorità anticorruzione preme maggiormente: “La legge anticorruzione del 2012 prevede che possano essere inserite nei contratti clausole tipo patti di integrità, che consentono la revoca del contratto laddove si ravvisino fatti di corruzione”. Il problema secondo Cantone è che molti degli appalti sono precedenti alla data di introduzione della norma, oltre al mancato adeguamento dei soggetti appaltanti. Una situazione quella di Venezia per Cantone “anche più grave di quella dell’Expo”. In ogni caso vicende che minano la credibilità del Belpaese anche all’estero. “Intristito ma non stupito”, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, “non mi stupisce una situazione di mancanza di concorrenza che determina opacità. Presto interverremo per introdurre il reato di autoriciclaggio e rivedere la disciplina del falso in bilancio”.
5 Stelle d’assalto
Torna ad alzare il tiro il Movimento 5 Stelle. Con Beppe Grillo che si scaglia nuovamente contro il Pd di Matteo Renzi. E lo fa sul suo blog con un post dal titolo “Noi vinciamo poi, intanto #arrestanovoi” accompagnato dalla foto del premier. Il leader del Movimento 5 Stelle ha poi pubblicato un elenco di amministratori locali e parlamentari del Pd finiti agli arresti. Ancora più duro il senatore Michele Giarrusso con toni ancora più aspri e pronti a invocare alla ghigliottina: “Io per quelli del Mose, dell’Expo e della Tav vorrei la ghigliottina. Ai vari Orsoni e Galan taglierei la testa”, ha sottolineato intervenendo su Radio 24 a La Zanzara, “in Francia durante la Rivoluzione mica erano barbari, erano evoluti. Si sono sbarazzati di una classe parassitaria che viveva sulle spalle del popolo. Il popolo moriva di fame e loro banchettavano. Non esagero, sono sistemi che si ripetono. Noi abbiamo ricreato una classe politica parassitaria politica: lì c’erano i nobili, oggi si chiama Casta”. Toni durissimi e giustizialisti. Ma per dovere di cronaca, prima di chiedere il taglio delle teste, occorre comunque sottolineare che l’inchiesta è in una fase d’indagine. Mentre i deputati grillini con un question time chiedono al governo di riferire sul nuovo scandalo legato alle presunte tangenti in laguna.

Basta sconti
È chiara la linea scelta dal nuovo corso del Partito democratico. Una strada che punta anche a togliere argomentazioni al Movimento 5 Stelle: ecco spiegata pure una linea più giustizialista di quanto ci si attendeva. “Se le accuse fossero confermate il Pd ne trarrebbe le conseguenze come già è stato fatto nel caso Genovese, mostrando che non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B”, ha sottolineato il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi intervenendo a Porta a Porta, “Se c’è chi sbaglia in modo grave, non è accettabile perché altrimenti il lavoro di tanti di noi per migliorare le condizioni di tutti viene macchiato da queste persone che non appartengono a questo Pd”.