Venezuela, Maduro rieletto presidente: “Vittoria popolare permanente”. Ma ha votato solo il 48% degli aventi diritto

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, è stato rieletto fino al 2025, durante elezioni contestate dalla comunità internazionale e dichiarate illegittime dai suoi oppositori che hanno denunciato le pressioni sugli elettori e preteso una nuova votazione. Dopo lo spoglio di quasi tutte le schede, il presidente socialista uscente ha ottenuto il 67,7% delle preferenze contro il 21,2 del suo principale avversario Henri Falcon, che ha respinto il processo elettorale: lo ha annunciato il presidente del Consiglio nazionale elettorale (Cne) Tibisay Lucena. Circa 20 milioni di elettori erano chiamati alle urne: secondo lo spoglio della commissione elettorale, su 8.603.936 di voti Maduro ne ha ottenuti 5.823.728. L’astensione ha raggiunto il 52%, la percentuale più alta nell’era democratica venezuelana, iniziata nel 1958, secondo i dati ufficiali.

Durante le ultime elezioni presidenziali del 2013, dove Maduro si era confrontato con un’opposizione riunita intorno alla figura di Henrique Capriles, l’affluenza era stata del 79,69%. Parlando al cospetto dei suoi simpatizzanti, Maduro non ha nascosto la soddisfazione per un “record storico”.

“Mai in passato un candidato alla presidenza aveva vinto con il 68% dei voti del popolo e mai prima aveva accumulato 47 punti (percentuali) di vantaggio sul secondo candidato”, ha dichiarato davanti alla folla radunata a palazzo di Miraflores. “Abbiamo vinto ancora! Abbiamo trionfato di nuovo! Siamo la forza della storia trasformata in una vittoria popolare permanente”, ha aggiunto il presidente rieletto, che dovrebbe iniziare il suo nuovo mandato di sei anni nel gennaio 2019. Poco prima dei risultati ufficiali, Falcon ha respinto le elezioni presidenziali, prive di “legittimità” pretendendo lo svolgimento di una nuova votazione prima della fine dell’anno. “Noi non riconosciamo questo processo elettorale, per noi non ci sono state elezioni. In Venezuela deve essere organizzata una nuova votazione”, ha dichiarato in una conferenza stampa, accusando il governo di Caracas di aver fatto pressioni sugli elettori.