Venezuela nel caos. Il leader dell’opposizione Guaidó invita i militari alla rivolta. Scontri in corso in una base aerea a est di Caracas

Il presidente autoproclamato del Venezuela, Juan Guaidó, si è rivolto con un video ai militari

“Oggi inizia la fine definitiva dell’usurpazione”. E’ quanto ha detto il presidente autoproclamato del Venezuela, Juan Guaidó, in un video messaggio da una base militare di Caracas, con accanto alcuni soldati. “Oggi le forze armate stanno dal lato del popolo, dal lato della Costituzione”, ha aggiunto il leader dell’opposizione, che ha poi rivolto un appello: “Rispondete alla chiamata. Molti soldati hanno già risposto, facendo il primo passo, è il momento di mantenere la calma ma anche di mostrare coraggio e trasmetterlo a tutto il Venezuela, per un Paese libero e democratico”.

“Resteremo fermi qui insieme a chiedere all’esercito di unirsi a questa operazione libertà. Abbiamo bisogno di più gente, libertà, libertà, libertà” ha aggiunto l’autoproclamato presidente venezuelano parlando con un megafono ai manifestanti in piazza Altamira a Caracas, e sottolineando che la manifestazione è e resterà “pacifica, come sempre”. Tuttavia scontri sono in corso davanti alla base aerea La Carlota, a est di Caracas dalla quale Guaidó ha lanciato l’appello alla rivolta militare.

Polizia e militari hanno lanciato lacrimogeni contro migliaia di manifestanti che hanno risposto alla chiamata del leader dell’opposizione a scendere in piazza per sostenere i soldati in uniforme che si sono ribellati al presidente Nicola’s Maduro ad Altamira, vicino alla base. Oggetti esplosivi non meglio identificati sono stati lanciati dall’interno della base, sorvegliata da soldati fedeli al governo, che ha anche schierato veicoli blindati. Un piccolo gruppo di uomini incappucciati ha lanciato oggetti contro l’installazione militare, attorno alla quale si sono radunate 3.000 persone. Alcuni manifestanti sono muniti di bottiglie incendiarie.

Maduro ha dichiarato che tutti i comandanti militari del Paese gli “hanno espresso la loro totale lealtà”, e ha chiesto “nervi d’acciaio” e una “mobilitazione popolare” per “assicurare la vittoria della pace” nel Paese. I comandanti di tutte le aree territoriali del Paese – ha detto il presidente – “mi hanno espresso la loro totale lealtà nei confronti del Popolo, della Costituzione e della Patria. Chiedo la massima mobilitazione popolare per assicurare la vittoria della Pace. Vinceremo”.

“Esprimiamo profonda preoccupazione per il tentativo di colpo di stato in corso in Venezuela – dichiarano i senatori cinquestelle della Commissione Affari Esteri di Palazzo Madama – e per il rischio di una deriva violenta della crisi politica che, come più volte auspicato dal Governo italiano e appena ribadito dall’Unione europea, va risolta con il dialogo e con metodi pacifici attraverso la convocazione di nuove elezioni. La futura leadership politica del Venezuela deve essere legittimata da un libero processo democratico, non imposta con la forza per mezzo di un golpe militare sostenuto dall’esterno, come accadeva negli anni più bui della storia dell’America Latina”.

L’ambasciata d’Italia a Caracas, vista la situazione, raccomanda alla comunità italiana di prestare ogni attenzione agli spostamenti personali, evitando di adottare qualsiasi possibile condotta che metta a rischio l’incolumità personale.