Vesuvio e Campi Flegrei, firmati i gemellaggi con le regioni. Definite le procedure per evacuare la popolazione in caso di emergenza. A ottobre ci sarà una maxi esercitazione

Sono stati sottoscritti, alla presenza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e del Capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile Angelo Borrelli (nella foto), i gemellaggi tra i Comuni della zona rossa del Vesuvio e dei Campi Flegrei e le Regioni e le Province autonome italiane. L’iter per la sottoscrizione dei protocolli per l’accoglienza post evacuazione, in caso di rischio vulcanico, è infatti terminato con l’approvazione delle delibere sia da parte dei 31 Comuni inclusi nella zona rossa, 25 dell’area Vesuviana e 7 di quella Flegrea (Napoli è inclusa, con parte del proprio territorio in entrambe le pianificazioni) che delle Regioni ospitanti.

“Tutta l’Italia – ha detto De Luca – è coinvolta nella pianificazione di emergenza che riguarda Vesuvio e Campi Flegrei, emergenze nazionali. La Protezione civile è un modello di efficacia ed efficienza internazionale. L’Italia è un Paese che nei momenti di bisogno, di fronte a grandi tragedie ha saputo mettere in piedi un sistema di generosità. In Campania lo abbiamo potuto verificare nell’emergenza post sisma dell’80, ma lo abbiamo anche dimostrato quando c’è stato bisogno del nostro supporto in altre regioni. Credo che questa sia l’immagine bella dell’Italia unita. La Campania deve essere in grado di dare una grande prova. L’esercitazione prevista ad ottobre non è uno scherzo, ma il modo serio di prepararsi ad eventi che possono essere catastrofici. Ognuno di noi ciascuno per il proprio ruolo e le proprie competenze, deve sentirsi obbligato e motivato a dare alla propria struttura un’organizzazione rigorosissima: i ragazzi devono sapere a memoria che cosa fare in caso di emergenza, conoscere il luogo in cui dovranno recarsi e le modalità per farlo. Va sperimentato un modello organizzativo di evacuazione. Tutta l’Italia – ha aggiunto – è coinvolta nel piano di accoglienza dei cittadini della zona Rossa del Vesuvio e dei Campi Flegrei individuate dai Piani Nazionali di Protezione civile. Una grande azione di cooperazione istituzionale che riguarda oltre 1 milione e 150mila persone”.

“I gemellaggi – ha dichiarato il Capo del Dipartimento Nazionale di Protezione civile, Angelo Borrelli – sono un’opportunità per chi non dispone di una sistemazione alternativa, in caso di allontanamento dalle proprie abitazioni. Arriviamo a questo accordo dopo un lungo percorso che ha visto la definizione della nuova zona rossa e della nuova zona gialla, sia per il Vesuvio che per i Campi Flegrei, ma dobbiamo continuare a lavorare sulla pianificazione d’emergenza perché è fondamentale che la Pianificazione territoriale sia perfettamente integrata con la pianificazione nazionale. L’esercitazione nazionale sul rischio vulcanico che si svolgerà nell’area dei Campi Flegrei il prossimo ottobre, dal 16 al 20, inserita all’interno della settimana di Protezione civile istituita proprio quest’anno con una direttiva del Presidente del Consiglio, sarà la giusta occasione per testare anche questo tipo di attività in raccordo con tutte le strutture regionali di protezione civile, i Comuni, la Regione Campania e, naturalmente il Dipartimento della Protezione civile”.